venerdì 29 marzo 2013

Venerdì Santo, Papa Francesco prega steso per terra a S.Pietro come Benedetto XVI


Venerdì Santo, Papa Francesco prega steso per terra a S.Pietro

Emozione durante la celebrazione dei riti della Passione

Città del Vaticano (TMNews)

Emozione a San Pietro: durante le celebrazioni della Passione, Papa Francesco si è steso sul pavimento della basilica per pregare davanti alla Croce.Un gesto che anche Benedetto XVI aveva compiuto nei primi anni del proprio pontificato, ma che oggi assume, almeno nella lettura dei media, una valenza ancora più forte alla luce della consolidata immagine di umiltà e sobrietà che viene riconosciuta a Papa Bergoglio.E il pontefice argentino sembra aver lasciato la propria forte impronta anche sulle celebrazione della sua prima Settimana santa dopo l'elezione a successore di Pietro. (TMNews)

E certo...cio' che ha fatto Benedetto ha sempre una valenza minore...infatti si sa che egli non era ne' umile ne' sobrio. Cosi' poco umile e poco sobrio che si e' addirittura dimesso spogliandosi di tutto...R.

Benedetto XVI
Francesco

22 commenti:

sonny ha detto...

....e poi uno non si deve irrancidire, vero Raffaella?

Eugenia ha detto...

CHE VERGOGNA strumentalizzare anche i Riti Pasquali pur di dare addosso a Benedetto NON CI SONO PAROLE! IL massacro continua!

Eugenia ha detto...

Già. Sonny poi siamo noi i rancidi! MA PER FAVORE!

sam ha detto...

In compenso al momento dell'adorazione personale della Croce non si è inginocchiato e nemmeno mi è parso abbia baciato il Crocifisso, ma gli abbia dato solo due carezzine veloci.
Nessuno può giudicare i cuori, ma a livello di "gesti" non c'è neppure paragone con la venerazione alla Croce mostrata da Papa Benedetto che si intuisce anche nelle foto postate ieri da Raffaella.

Visto che vogliono fare confronti, li facciano tutti.

Luisa ha detto...

"un gesto che anche Benedetto XVI aveva compiuto nei primi anni del proprio pontificato, ma che oggi assume, almeno nella lettura dei media, una valenza ancora più forte alla luce della consolidata immagine di umiltà e sobrietà che viene riconosciuta a Papa Bergoglio"

Ma si possono scrivere delle insulsaggini simili?
Sì, si può!

Anonimo ha detto...

Un gesto (...) che oggi assume, almeno nella lettura dei media, una valenza ancora più forte alla luce della consolidata immagine di umiltà e sobrietà che viene riconosciuta a Papa Bergoglio.

Ma che sciocchezza, per non dire bestemmia...

...il gesto di prostrarsi dinanzi a Gesù Crocifisso è unico e universale, ha la stessa valenza da quella Parasceve di duemila anni fa, non cambia, così come non cambia Cristo!

Non è un segno di umiltà personale: sarebbe una bestemmia immane mettere la persona, chiunque sia, io, uno di noi, un potente, il Papa stesso, quale che sia il suo nome, al posto di Cristo. Ci inchiniamo e prostriamo tutti dinanzi a Cristo, umili, superbi, poveri, ricchi, vecchi, giovani, uomini, donne, perché il Suo Sacrificio, la Sua follia della Croce è un segno d'Amore incredibile, per il quale non esiste pegno possibile da dare in cambio!

Perciò, quale umiltà e umiltà, quale sobrietà e povertà! La Celebrazione della Passione del Signore è spoglia di per sé, è buia, inizia senza Riti introduttivi e finisce nel nulla di un Santissimo che non c'è più, rimane solo la Croce, monito crudele e silenzioso, nel vuoto di Cristo.

E parlano di umiltà personale del Papa pure davanti alla Passione di Cristo? Chi ha scritto quella frase sulla valenza particolare si deve vergognare, qualora gli fosse rimasto un briciolo di dignità personale. Quella professionale l'ha già persa quando ha scritto senza informarsi su Cosa stava descrivendo.

Ester. (incredula)

PS: da notare che non faccio paragoni con Papa Benedetto XVI, quindi chi volesse parlare di rancidume prenderebbe una grossa cantonata. Troppo grande e grossolano l'errore di anteporre a Cristo una particolarità personale.

Anonimo ha detto...

Ben detto.

Anonimo ha detto...

scusate ma il papa è andato scalzo a a adorare la croce?

Anonimo ha detto...

Siamo al delirio idolatrico.
Alessia

Luisa ha detto...

È possibile scrivere insulsaggini simili?
Sì, è possibile.
Non c`è più nessuna decenza, ormai vanno a ruota libera, incuranti se quel che scrivono è corretto, infischiandosi del rispetto dovuto a Benedetto XVI.
Per poter vergognarsi dovrebbero avere una coscienza!


Anonimo ha detto...

Perfetta letizia direbbe Papa Benedetto sulle orme del serafico padre Francesco D'Assisi.
E, sempre come direbbe Papa Benedetto, andiamo avanti,
Alessia

laura ha detto...

Molto squallido tutto. A me il Papa sembrava stanco. Il rito ha seguito lo schema classico. E' lungo e faticoso. Il Protagonista della Passione è Gesù Cristo e ognuno si prostri come può. Fare commenti e confronti anche in questa occasione è una mancanza di rispetto verso la Croce. Almeno oggi, facciamo il "fioretto" di non "sbranarci gli uni con gli altri" com scrisse Papa Benedetto, citando san Paolo

Luisa ha detto...



"In compenso al momento dell'adorazione personale della Croce non si è inginocchiato "

Non ho visto quel momento, sam, comunque da ieri non potranno più dirci che se non si inginocchia alla Consacrazione è perchè Papa Bergoglio ha problemi di ginocchia, ieri Padre Lombardi, con enfasi, ha tenuto a sottolineare quanto fosse ammirabile che un uomo anziano si mettesse ben 6 volte in ginocchio e con le due ginocchia!
Siamo a quel livello.
Certo è che se Papa Bergoglio continua a non inginocchiarsi alla Consacrazione ci dovrà pur essere un giornalista che ponga la domanda a Padre Lombardi.
Ugualmente se continua a non dare lui stesso la Comunione ai fedeli, al contrario di quel che ha fatto ieri al carcere minorile, Padre Lombardi dovrebbe darne la ragione.
Se dovesse continuare, non è difficile immaginare che il suo non inginocchiamento servirà di esempio ai sacerdoti!
Non lo fa il Papa, perchè dovrei farlo io?

Anonimo ha detto...

Adesso non esageriamo: Papa Francesco ha problemi ai piedi, dubito che possa camminare scalzo. Sul fatto di inginocchiarsi, ha fatto profonde genuflessioni mentre si avvicinava, ha baciato il Crocifisso e lo ha accarezzato. Purtroppo hanno portato via l'inginocchiatoio prima che la Croce arrivasse al Santo Padre, e quindi non ha potuto mettersi in ginocchio agevolmente come la sua salute richiede. Infatti pensavo che gli uomini in giacca e cravatta stessero mettendo l'inginocchiatoio vicino al "trono della Croce" per consentire al Papa di adorare Gesù Crocifisso. Invece...l'hanno portato via!

Con questo non intendo sminuire Papa Benedetto XVI, che ha compiuto tutti questi gesti, né "scusare" Papa Francesco, ma semplicemente ricordare che ha dei problemi. Così come Padre Lombardi dovrebbe evitare di dire che il Papa non canta perché non è intonato...sapendo che il Papa ha un solo polmone mi pare ovvio che non può fisicamente forzarsi in un atto "tosto" come quello del canto. Non è una cosa brutta o vergognosa avere dei problemi fisici, fino a tacerne!

Ester. :-)

Raffaella ha detto...

Credo anche io che Papa Francesco abbia qualche problema ortopedico.
Probabilmente e' per questo che non portera' la croce stasera al Colosseo.
Rispettiamo anche la sua eta'.
In ogni caso la nostra polemica (e parlo anche a nome di chi e' intervenuto) e' come al solito contro i media che nemmeno stavolta si sono astenuti dai confronti davvero fuori luogo.
R.

Anonimo ha detto...

L'ultimo anno Papa Benedetto con poteva più stendersi per terra ma almeno al Colosseo stava in ginocchio pur non potendo più portare la croce. Ognuno ha le sue priorità e i ragazzi di Casal de Marmo sono perfetti per questa settimana che più santa non si può. Eufemia

Miserere ha detto...

Rimane ancora qualche centimetro di pelle dove colpire Benedetto?

Anonimo ha detto...

Scusami Raffaella ma non tutti se la prendono solo coi media.
Luca.

Anonimo ha detto...

se ci si inginocchia davanti agli uomini (con gran battage preliminare, e sottolineatura ufficiale sul sito vaticano) e non ci si inginocchia mai nè alla consacrazione nè alla adorazione della croce, qualcosa vorrà pur significare... Prima l'uomo, poi la croce (che è un simbolo) e poi l'Ostia, che è.... (cos'è' per il Papa?)
Certo sarebbe bello che p. Lombardi, che risponde volentieri a qualsiasi domanda frivola, ci dicesse qualcosa su una notizia concepita in questi termini: "come mai il papa disattende senza nemmeno averle prima modificate numerose regole e raccomandazioni del Messale e del Cerimoniale episcoporum? Queste cose, da qualsiasi sacerdote compiute, implicherebbero quegli abusi liturgici che i due papi precdenti hanno fortemente stigmtizzato, evidenziando come esista un diritto dei fedeli a vedersi offrire dalla Chiesa la liturgia così come essa è prevsta dai libri liturgici. In che rapporto stanno i recenti gesti liturgici del nuovo Papa con queste indicazioni"? Immagino ci sarebbe da sbellicarsi a vedere come il buon portavoce si divincolerebbe....

Anonimo ha detto...

Lombardi ha già detto che i gesuiti non amano "le rubriche". Verrebbe da pensare... addio Summorum Potificum e riforma della riforma. Nello stesso tempo, in questo salto sembra di capire che ci sia l'intenzione di un "ritorno alle origini" e all'essenziale vissuto più che predicato o scritto: Bergoglio ha anche invitato i sacerdoti, con un riferimento specifico, a tenere aperte le Chiese del centro di Roma, per accogliere i penitenti, per confessare.

Se c'é la versione retorica e spontaneista, piuttosto nota e abbastanza generica, emozionale, quindi poco efficace, del P. Cantalamessa, c'é anche la concretezza dei gesti e delle parole del Papa, che mi sembra siano prevalentemente rivolte al Clero tutto perché recuperi in profondità il senso e la dimensione operativa dei propri compiti, senza "antichità" e senza "novità".

Proprio perché questo richiamo giunge avendo alle spalle una fase storica di confusione somma e di larga apostasia, sembra poter essere l'inizio di una "cura da cavallo" radicale capace di cancellare ogni sovrastruttura ideologica. E' anche questo, secondo me, il senso delle parole di Benedetto XVI all'atto drammatico delle dimissioni: "Il Signore ci guiderà". I semi sono stati piantati e germoglieranno tra le rovine alle quali non occorre più aggrapparsi. Probabilmente per formare quel piccolo gregge quasi profeticamente intravisto dal teologo Ratzinger. I particolari ce li mostrerà il futuro.

Intanto il mondo riceve nuova luce dallo slancio della predicazione degli ultimi Papi, e specialmente di Benedetto XVI, dalla possibile riconciliazione di Fede e ragione e anche dai passi in avanti dell'ecumenismo. Guardate in Francia: non è affatto scontato che la china disumanizzante continui o non si arresti.

Chi ha una strada la segua; chi non ce l'ha la cerchi, con spirito rinnovato, "uscendo da sé". Non c'é altro da fare.

gianni

Anonimo ha detto...

Quindi, lo spirito della Liturgia ratzingeriano è solo "sovrastruttura ideologica" da decostruire a tempo zero ("così sull spoglie si costruice meglio")?

Con Gianni concordo però almeno su una cosa: di "cure da Cavallo" gli argentini son senz'altro esperti..

Anonimo ha detto...

Al contrario, quello che chiami "lo spirito della Liturgia ratzingeriano" è finora l'esempio più alto e, nella prassi, l'inizio della attuazione della liberazione dalle sovrastrutture ideologiche.

gianni