venerdì 1 marzo 2013

Le rane dalla bocca larga già in azione. Franco dice una grande verità: vietato banalizzare, normalizzare o sminuire il gesto di Benedetto XVI

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Rieccoci alle voci "anonime ma autorevoli": chi sono? Un atto di trasparenza e di umilta', sull'esempio di Benedetto, imporrebbe a lorsignori di uscire allo scoperto, di essere "uomini" per una volta!
Francamente le manovre riguardo alla successione, il totopapa ed il terrore dei singoli cardinali di essere colpiti dai media mi interessano pochissimo. Il successore di Benedetto dovra' continuare la sua opera di pulizia. Punto! Franco ha ragione quando critica chi sta cercando di normalizzare la rinuncia di Joseph Ratzinger. La chiesa non andra' da nessuna parte se non si lascera' ispirare dal sacrificio estremo del Papa e dall'esempio dal quale nessuno potra' prescindere. O qualcuno vede il gesto di Benedetto come una semplice resa di fronte allo scorrere degli anni? Ragionare in questo modo non aiuta nessuno. Egli si e' caricato di ogni peccato e, con la croce, e' andato a Castel Gandolfo. Di fronte a questo estremo atto d'amore i giochetti ed i giochini degli anonimi autorevoli fanno solo ridere.

27 commenti:

Andrea ha detto...

Dovrebbe interessarti, cara Raffaella, il fatto che i media -Corriere", "Stampa", "Repubblica", "Sole 24ore" in primis - operano ogni giorno per distruggere la Chieas.

In questi giorni ho avuto modo di sottolineare l'enormità della "catechesi" massonica di alcuni loro articoli.
Ieri è rispuntata ("Inabissamento") l'eresia di Teilhard, evocata da una "Fraternità cattolica", insieme all'immancabile Colomba della Pace.
Questo è esattamente il quadro degli anni '50 "più aperti alla contemporaneità": quello che partorì, subito dopo, i mostri del Concilio "parallelo" e "spirituale".

Ma tu non ammetti, evidentemente, che questa guerra ci sia

Andrea ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-cristo-vs-anticristo-per-chi-tifa-il-corriere-5919.htm

Anonimo ha detto...

Ciao, Raffina. Siamo al day after. S'illudono di poter normalizzare il gesto del nostro Benedetto. La gente stessa non permetterà che ciò avvenga, non permetterà che ci sia ancora chi si permette di usare un Papa gravemente infermo per i propri sporchi giochi di potere come è capitato con il beato GP2. A questa gentaglia non importa una fava del bene della Chiesa.
Alessia

Osservatore ha detto...

Scusa Raffaella,
non stai facendo un po' troppa dietrologia?
Scusa se mi permetto un'altra cosa:
non potresti camibare il nome del blog in "amici di Benedetto XVI"?
Mi sembrerebbe più adeguato alla situazioe: e poi tu hai sempre parlato(scritto) di Benedetto XVI o Benedetto.
Papa Ratzinger è un appellativo molto laico

Raffaella ha detto...

Decidero' a suo tempo se e come cambiare il nome del blog.
La combinazione di "Papa" e "Ratzinger" ha permesso di inserire il blog ai primi posti della ricerca su google.
Il nome non e' stato scelto a caso.
Abbiamo dato e diamo fastidio? Bene, ma nessuna illusione: continueremo.
R.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,
non e' che le ranocchie "sono gia' in azione": le ranocchie si sono preparate per 17 giorni a tirar fuori di tutto e di piu' dal 1 marzo 2013.
L'importante era osannare il Papa dimissionario, cosi' da "farlo partire contento": adesso c'e' un clima da mezzogiorno di fuoco che purtroppo c'entra nulla col fuoco dello Spirito Santo, ma con cui lo Spirito Santo avra' a di che fare molto.
Aspettati - te lo dico in anticipo - articoli sempre peggiori su Benedetto XVI. Ora che e' "nascosto" pensano di aver finalmente mano libera, ranocchie e pennivendoli di professione.
Non la avranno, anche grazie a te.

Raffaella ha detto...

Vero! Per questo il blog non chiudera'.
R.

sonny ha detto...

Buongiorno a tutti. Cara Raffaella, prepariamoci a soffrire ancora. Vedrai, adesso sarà tutto un fiorire di istant book sulla rinuncia, l'abbandono, l'abdicazione, la resa, il passo indietro, bla bla bla. Queste rane e i loro amici hanno ancora l'ultima paginetta da scrivere del loro compitino: dare l'ultimo colpo(assestamento) ai chiodi della croce, dove hanno crocefisso Benedetto. Prego signori, accomodatevi pure, noi siamo qui a vigilare, nel nostro piccolo. Raffa, ti abbraccio forte forte.

Anonimo ha detto...

Scusa se mi permetto, Osservatore, ma mi pare che tu ti "permetta" un po' troppo. Inoltre, un pizzico di sana laicità a fronte di tanto clericalismo è una boccata d'aria fresca
Alessia

Anonimo ha detto...

Ieri sera ho chiamato alcuni amici che stanno fuori Roma e in diversi mi hanno fatto la domanda: "Ma sei convinto che non sia stato costretto ad andarsene?".

Mi si è spezzato il cuore a sentirmelo chiedere da persone in buona fede, cristiane praticanti, ma è significativo dell'aria avvelenata che trasmettono i media, che si respira al di fuori di "oasi di verità" come questo blog.

Gli applausi di questi giorni sono stati una breve parentesi, talvolta anche troppo rumorosi, come alla fine di una conferenza che non si vedeva l'ora terminasse. Non illudiamoci troppo, il mondo resta sempre il mondo.
JP

Eugenia ha detto...

Ancora di più dobbiamo rimanere uniti per. BENEDETTO!

Luisa ha detto...

Cara Raffaella, ho messo all`articolo di Accattoli un mio commento che potrebbe essere anche qui, purtroppo il rischio della normalizzazione, della banalizzazione, della decisione di Papa Benedetto era grande e si sta realizzando già sotto i nostri occhi, in modo palese o da leggere fra le righe, strumentalizzazione ignobile ma purtroppo prevedibile.
Quel coro incessante plaudente e osannante mi lasciava più che perplessa.
Mi ha riconfortato ieri sera a Porta a Porta constatare che i sentimenti e i pensieri che mi abitano dall`11 febbraio non sono "anormali", da chi era presente in studio, Mons. Fisichella, Alessandra Borghese, Franco, ho ascoltato parole nelle quali mi ritrovo: smarrimento, trauma per la Chiesa, choc violento che subiamo, che ci è imposto, situazione eccezionale con tutte le incognite che apre.
So che tu vigilerai, lo faremo, ognuno là dove si trova, ma temo che ciò che è in gioco va ben al dilà delle nostre forze e possibilità.

Anonimo ha detto...

Atro che uomini, sono solo dei quaquaraquà, e come tali non contano nulla.

La rinuncia di Benedetto da normalizzare? Impossibile e lo sanno benissimo. Un atto che determina una svolta storica - quella che ci vuole per lasciarsi alle spalle tutta la "crisi post-conciliare" - non può essere normale, come normale non è stata questa crisi. Fingono di illudersi e magari ci provano, ma sono impotenti.

La paura fa novanta, sempre per i quaquaraquà.

gianni


p.s.: non cambiate nome al blog, è nuovo di zecca, almeno così la penso io... poi fate come volete è chiaro :)

Osservatore ha detto...

Grazie per la tua spiegazione: non avevo pensato ai "motori di ricerca".
Ti percepisco prevenuta e mi dispiace: ti assicuro che non mi dai nessun fastdio.
Possiamo comunicare in modo piu disteso?

Raffaella ha detto...

Certo! Io non ho mai avuto problemi a comunicare con tutti.
R.

Felix ha detto...

Cara Raffaella, quello che hai scritto alle 8,45 (il tuo intervento più recente) era quello che volevo sentirti dire. Andiamo avanti con coraggio!

Anonimo ha detto...

Già, c'è anche il rischio che qualcuno tenti di trasformare Papa Benedetto nel cireneo del successore dopo esserlo stato del predecessore.
Alessia

Anonimo ha detto...

Questa mattina ho letto la rubrica "in viaggio" sulla prima di Avvenire curata da Marina Corradi. Il titolo è Orfani a San Pietro. Beh, sono rimasta perplessa che il giorno dopo la chiusura del pontificato di Papa Benedetto parli della piazza che il 2 aprile del 2005 piangeva la morte di Papa Wojtyla. La piazza che ha salutato Papa Benedetto non era meno turbata e dolente. Non è facile accettare la scomparsa, da vivo, di un Papa amato. Né dai giovani né dai meno giovani.
Alessia

Eugenia ha detto...

Cara Raffaella concordo con il tuo post delle 8.43! NON MOLLARE!

mariateresa ha detto...

credo che Franco riporti delle balle polacche. Sono praticamente sicura che il cardinale Ratzinger fosse per le dimissioni di GPII, chi potesse consultare qualche archivio farebbe opera meritoria. Allora non seguivo le cose di chiesa come adesso ma ricordo bene un articolo di Luigi Pintor (perchè io lo leggevo) in risposta all'ipotesi del cardinale Ratzinger che il papa si dimettesse, Pintor era assolutamente contrario e se la prendeva con il cardinale. vado a memoria e non sono più una ragazzina ma ho l'impressione netta che la ricostruzione polacca sia una bufala.

Anonimo ha detto...


La rinuncia non è un atto normale,non è una fuga davanti alle responsabilità,non è un lavarsi le mani,non regge la scusa della debolezza psicologica e mentale,quella fisica sì,ma io vedo nella gravità dell'atto un enorme schiaffo morale a tutti,dentro e fuori della chiesa,a tutti quelli che non mollano neanche a 500 anni,è un elettroshock per tutto l'apparato curiale medievalrinascimentale che paralizza la chiesa cattolica,è una rinuncia di estrema libertà,da ogni tipo di costrizione,vincolo,legame;Dio ci ha creati liberi di scegliere,a volte sono scelte pesanti e dolorose,ma lui ha amato la chiesa di Cristo sopra ogni altra cosa,è UN VERO UOMO DI DIO,fede incrollabile e servizio devoto ed obbediente alla Sposa del Signore,ora les jeux sont faits,giù la maschera,signori,il paravento non c'è più,si alza il sipario lo spettacolo inizia.....GR2

Anonimo ha detto...

Mariateresa ricorda bene. Pintor non lo so, ma Magister all'epoca inseriva il card. Ratzinger fra coloro che ipotizzavano le dimissioni
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/19630
Alberto

Luisa ha detto...

Questo diceva l`allora card. Ratzinger a Porta a Porta :

http://gloria.tv/?media=399239

Anonimo ha detto...

Alberto ha ragione
C'è anche questo articolo, vedi secondo paragrafo
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/6981
Alessia

Luisa ha detto...

Chi siano quelle voci anonime e autorevoli non lo so, ma la loro preoccupazione mi sembra legittima, è un fatto che il nostro Papa Benedetto ha aperto uno spiraglio che taluni vorranno trasformare in breccia creando un precedente di cui non è difficile immaginare le conseguenze per la Chiesa, non sono dunque sorpresa se in un qualche modo si tenti di chiudere quello spiraglio per non permettere tutte le interpretazioni nefaste che potrebbero diventare atti concreti tendenti a desacralizzare e indebolire il Papato e il Papa.

Eugenia ha detto...

http://affaritaliani.libero.it/politica/i-cardinali-in-pressing-sul-nuovo010313.html

Mi piacerebbe sapere chi sono questi " Emeriti"

pellegrino delle 17 ha detto...

Segnalo l'articolo di Tornielli al seguente link: http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/dimissioni-22793/