martedì 5 marzo 2013

Lajolo: La curia e' piuttosto calunniata. Il Papa ha nella curia un docile aiuto...(Izzo)


CONCLAVE: LAJOLO, DOPO PRIME VOTAZIONI SCEGLIEREMO TRA OTTIMI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 feb. 

"Nelle prime votazioni qualcuno ricevera' piu' voti altri di meno ma saranno tutti portati all'attenzione dei cardinali, poi alcuni di loro, due o tre, raccoglieranno piu' voti. Qualcuno di qiesti che ha avuto piu' voti poi sara' eletto. E li' dovra' operare lo Spirito Santo, per la scelta che non e' facile perche' bisognera' scegliere tra diverse persone tutte ottime". Il cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del governatorato vaticano, ha spiegato cosi' quello che ritiene il probabile svolgimento del Conclave per eleggere il successore di Benedetto XVI. "Ci sara' - assicura - l'opera dello Spirito Santo".
"Per me questo e' il promo e ultimo Conclave, in quanto ho 78 anni. E vedo negli altri cardinali tutte persone di grande valore", ha confidato Lajolo a margine della presentazione di un suo libro, 'Via Crucis', edito dalla Libreria Editrice Vaticana. "Accompagnate i cardinali in questi giorni", ha esprtato rivolto ai presenti. "Uscira' - ha assicurato - un Papa secondo il cuore di Cristo: tutti pregano, anche i non cattoici, ed e' dunque una preghoera disinteressata che non potra' non essere esaudita".
Soffermandosi sul libro "Via Crucis" che raccoglie sue meditazioni illustrate da splendide tavole di Franco Murer, il porporato, gia' ministro degli esteri durante la seconda parte del Pontificato di Wojtyla e la prima di quello di Ratzinger, cioe' nel periodo del cardinale Angelo Sodano in Segreteria di Stato, Lajolo ha poi ricordato quanto sia  "infinito l'amore di Dio che nella via dolorosa si manifesta". "Avevo scritto - racconta - una meditazione sulle le sette parole di Gesu' sulla Croce, poi e' venuto fuori questo: spero che possa piacere, l'ho scritto cosi' come mi veniva da dentro".
Presentando il volumetto, la vaticanista Vania De Luca, presidente regionale dell'Unione Cattolica della Stampa Italiana, ha invitato i presenti - anche colleghi - a guardare a quel che sta accadendo anche alla Chiesa  da una prospettiva particolare, quella indicata dal cardinale Carlo Maria Martini, "dall'interno della ferita del costato di Cristo: da li' - ha ricordato - Martini suggeriva: guardate la vostra gente". 

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CONCAVE: LAJOLO, NON SARA' LUNGO, PROGRAMMA LO FARA' IL PAPA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 5 mar. 

"Non credo che il Conclave sara' lungo". Lo ha detto il cardinale Giovanni Lajolo ai giornalisti, incontrati a margine della presentazione di un suo libro. "Si tratta di scegliere tra ottimi cardinali, non di fare chissa' quali discussioni e progetti", ha spiegato il presidente emerito del Governatorato Vaticano, per molti anni braccio destro del cardinale Sodano, che pero' a 85 anni restera' fuori dalla Sistina.  Un'amicizia che spiega forse il tributo successivo: "tutti i cardinali - ha detto - hanno diritto di elettorato passivo, anche i non elettori".
"Verra' scelto - ha aggiunto Lajolo - uno che ai cardinali parra' rispondere alle esigenze della Chiesa e del mondo di oggi, vedra' lui quali saranno le priorita': non vogliamo insegnare al Papa a fare il Papa, comunque a me sembra che  la priorita' di tutte le priorita' sia la missione: se la Chiesa fosse missionaria e guardasse fuori di se' i problemi si supererebbero piu' facilmente". "Se guardiamo troppo a noi stessi invece perdiamo il senso della missione", ha detto ancora il porporato 78enne. "I mali della Chiesa - ha poi scandito in risposta alle domande dei cronisti - sono i peccati di noi peccatori,  e nessuno si tiri fuori. La Curia e' piuttosto calunniata. Il Papa ha nella Curia un docile aiuto, come cattolici cominciamo a riformare noi stessi e poi possiamo riformare anche la Curia".
"Il nuovo Papa, dunque, dovra' essere un missionario?", e' stato chiesto a Lajolo. "Potrebbe venire - ha replicato - da terre di missione. Ma anche dall'Europa, come Giovanni Paolo II che ha fatto piu' volte il giro del mondo e Benedetto che ha cominciato a 78 anni e comunque ha compiuto 25 viaggi internazionali, un'attivita' molto faticosa per chi e' anziano.
Fare il Papa - ha osservato Lajolo - e' una grossa croce. Perde la liberta' totalmente, se vuole fare una passeggiata per le vie di Roma non lo puo' fare. E' schiavo degli schiavi di Dio, e questo e' anche bello. Pensiamo sempre ai problemi, ma servire Dio e' un onore. La missione sacerdote - ha poi concluso con un momento di assoluta sincerita' - e' sempre la piu' bella: la gente comune in genere fa piu' sacrifici e ha piu' preoccupazioni di noi". 

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CONCLAVE: LAJOLO, AMERICANI HANNO LORO STILE MA SONO GRANDI PASTORI


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 5 feb.

 "Gli americani parlano di piu' con la stampa perche' hanno il loro stile, sono espansivi. Ma anche tra di loro ci sono grandi pastori". Lo ha affermato il cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Governatorato e storico  braccio destro di Sodano, ma anche grande elettore in questo Conclave. 

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Mah...

5 commenti:

sonny ha detto...

Mi cascano le braccia, per non dire altro!

Anonimo ha detto...

Nota Bene:

http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/03/grazie-losservatore-romano.html

(E grazie a Silvia Guidi)

Anonimo ha detto...

Mah?
Raffaella, fai bene attenzione a questo passaggio:

""Verra' scelto - ha aggiunto Lajolo - uno che ai cardinali parra' rispondere alle esigenze della Chiesa e del mondo di oggi, vedra' lui quali saranno le priorita': non vogliamo insegnare al Papa a fare il Papa, comunque a me sembra che la priorita' di tutte le priorita' sia la missione: se la Chiesa fosse missionaria e guardasse fuori di se' i problemi si supererebbero piu' facilmente".

Con tutto il rispetto per l'Eminenza Reverendissima, questa e' una impostazione assolutamente FALSA (e il maiuscolo non mi e' scappato per caso).
La vera Priorita' per la Chiesa e' il servizio alla Verita: a partire da questo ci puo' essere *anche* (ma non solo) una dimensione missionaria, come ben ricorda il finale del vangelo di Matteo.

Seconda cosa, il "guardare fuori di se'" verso la missione si e' gia' fatto tante volte, e che risultati ne sono arrivati? Che assieme a elementi validi (un Comboni, una Madre Teresa) ci sono stati anche elementi pessimi (Maciel) che si sono mescolati dentro, e di danni ne hanno fatti tantissimi. Se il metro di giudizio fosse nella "azione verso il fuori" (ad extra) il Maciel avrebbe fatto tanto bene... ma allora, cara Eminenza, perche' il mio e suo Santo Padre Emerito ha *bollato* incontrovertibilmente Maciel Degollado? Per le sue azioni "ad extra" o perche' "ad intra" c'era qualcosa di sbagliatissimo?
Se l'"ad intra" personale e' sballatissimo, NON SI PUO' (altrimenti si e' in piena schizofrenia psicologica) avere un rapporto "ad extra" - sia verso persone che istituzioni - che sia corretto.
Ovviamente poi "i problemi" non e' che vengono superati: vengono semplicemente "ignorati" perche' cio' che conta e' il risultato.
Peccato che la logica de "il fine gistifica i mezzi" non stia dentro a nessun Vangelo, ne canonico ne apocrifo.

Faceva molto comodo un "papa missionario" come Giovanni Paolo II che girava di qua e di la, e intanto si poteva fare sotto sotto di tutto e di piu.
Con Benedetto XVI, che pure ha girato parecchio, il controllo reale sulla Curia e l'Episcopato e' stato molto piu' stringente - e forse anche fastidioso.

Ripeto per sottolineare il concetto: non c'e' vera Missione se prima di tutto non c'e' Verita'. Questa e' la Chiesa, non Amnesty International o qualche altra ONG.



"La Curia e' piuttosto calunniata. Il Papa ha nella Curia un docile aiuto, come cattolici cominciamo a riformare noi stessi e poi possiamo riformare anche la Curia"."

E che esempio date? Vi ricordate di qualcuno che diceva "fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo"?

Anonimo ha detto...

Coraggio Card. Lajolo, non stia a preoccuparsi dell'autodifesa e si metta al lavoro, cioè a pregare. Non c'é nessuno da rassicurare, siamo tutti cresciuti.

Si goda queste giornate di riposo e confidi che lo Spirito vi porti a cambiare, cambiare davvero, come vi ha insegnato il Santo Padre Benedetto XVI. Altrimenti non ci vorrà nulla a vedere sparire l'ottopermille... missione o non missione.

gianni

Anonimo ha detto...

Ad essere stato sempre calunniato è stato Beendetto XVI , verò è che la la Curia non si è mai distinta nella sua difesa.
Ora che monta l'odio dei fedeli contro i preti raccogliete quel che avete seminato. Arrangiatevi!