mercoledì 6 marzo 2013

La vera divisione fra i cardinali è fra chi vuole proseguire la linea di riforma di Ratzinger e chi vuole tornare all'antico (Vecchi)

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Ottimo Vecchi! Ottimo anche nel precisare che i tre "saggi" parleranno ma che ci vuole tempo. Di sicuro non si puo' dire tutto nelle congregazioni visto che quanto succede trapela all'esterno alla faccia del giuramento.

1 commento:

Luisa ha detto...

L`insistenza dei vaticanisti italiani su certi nomi nutre alcune mie apprensioni, non sono diminuite leggendo questo articolo su Riposte Catholique a proposito di uno dei "papabili" più gettonati:

http://www.riposte-catholique.fr/osservatore-vaticano/la-vieille-curie-devoile-ses-batteries-et-pousse-le-cardinal-scherer-liberal-modere#.UTZEERnqB5x

Dunque sembra che il card.Sherer debba la sua ascesa rapidissima nella gerarchia al card. Re (e Sodano), in Curia era considerato uno dei suoi "chierici", insomma sembra che Re e Sodano si stiano attivando( e pare che Bertone si sia allineato) per fare di lui il papabile ideale che ha un debito di riconoscenza nei loro confronti... dunque se dovesse essere eletto, sempre per riconoscenza, si sceglierebbe un segretario di Stato membro della Curia, con il placet dei suoi benefattori, et la boucle est bouclée, le tour est joué!
La Curia, con i suoi intrighi , sarebbe salva!
Per fortuna che esiste un detto:
"Chi entra in Conclave Papa esce cardinale"