martedì 12 marzo 2013

La presenza silenziosa di Benedetto XVI (Lombardi)


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Papa, l’ombra di Ratzinger nella Cappella Sistina

di Maria Lombardi

ROMA - Il Papa del silenzio e della preghiera, l’emerito che scelto di sparire e si nasconde in una speciale clausura in riva al lago, il teologo che dopo aver sostenuto lo sguardo del mondo è scivolato nel buio. Il Papa che non c’è più eppure è come se non fosse mai andato via. Sul conclave peserà la sua ombra, la sua presenza invisibile, la sua voce silente. 
E sarà impossibile per i cardinali chiamati a eleggere il successore non misurarsi con questa figura inedita, con questa singolarità nella storia della Chiesa degli ultimi otto secoli oltre che con l’eredità di gesto rivoluzionario. Si sceglie un nuovo pontefice mentre il precedente è ancora in vita e segue da lontano quel che accade e continuerà a farlo. I due papi, dunque, quello che si mostrerà al mondo dalla loggia di San Pietro e quello che avendolo già fatto più di sette anni fa rimarrà nascosto e servirà tuttavia la Chiesa, come ha lui stesso detto, in altro modo, da lontano, con la preghiera. 

LA PRESENZA

Ci sarà, Ratzinger, al conclave, da testimone etereo. «Colui che con la sua straordinaria rinuncia ha condotto i cardinali a varcare ancora una volta la soglia della Sistina è con tutti noi, silenziosamente ma più profondamente e consapevolmente di tutti, in preghiera», ha detto padre Lombardi. Chi meglio di Benedetto XVI conosce le risorse e i limiti di porporati che dovranno indicare il nome del nuovo pontefice. Chi meglio è capace di decifrare i movimenti e le alleanze della vigilia. Una presenza «spirituale» nella Cappella Sistina, ma fin troppo ingombrante. Non fosse altro che per una questione di numeri. La maggioranza degli elettori è stata nominata dal Papa tedesco, il 58 per cento, ben 67 cardinali. Questo non vuol dire nulla, il fatto di essere stato scelto da un pontefice non significa appartenere a una determinata corrente ed essere uniti da un comune orientamento. 

I FAVORITI

Certo è che tra i papabili ce ne sono diversi cosiddetti ratzingeriani. Il cardinale Angelo Scola, di formazione ciellina ma vicino al Papa emerito tanto da essere considerato il suo erede naturale che potrebbe contare sul sostegno, più che della curia, di quanti sono sono cresciuti nell’ambiente teologico della rivista Communio fondata proprio da Ratzinger. Da lì provengono anche l’arcivescovo di Vienna Christoph Schonborn, il canadese Marc Ouellet, i cui nomi ricorrono spesso nelle previsioni della vigilia, entrambi papabili ratzingeriani, e l’australiano George Pell. 
«Avremo un doppio comando nella Chiesa con il prossimo Papa», è il pensiero del padre domenicano e teologo della Liberazione Frei Betto, «Ratzinger sarà una sorta di grande elettore nel conclave».

© Copyright Il Messaggero, 12 marzo 2013

Non vedo dove sia il problema. Benedetto XVI non interferira' mai con il governo della Chiesa. Ha detto che restera' nascosto al mondo e cosi' fara'...io non ho alcun dubbio.
Tuttavia con il suo insegnamento e la sua presenza silenziosa non si potra' non fare i conti!
E la ragione e' lapalissiana: se Benedetto non avesse rinunciato al Pontificato, caricandosi di tutti i peccati della chiesa, oggi non si aprirebbe alcun conclave.
I cardinali ma soprattutto il futuro Papa sappiamo fare tesoro del Magistero, dell'esempio e della testimonianza di Joseph Ratzinger.
Non e' una presenza ingombrante, e' al contrario l'esempio per eccellenza di santita'.
R.

14 commenti:

Luisa ha detto...

Apro la tv, sono su RAI1, prima di passare su Telepace, e che cosa sento? Un uomo, non so chi sia, dire con la più grande sicurezza e senza essere smentito dai presenti, ( c`era anche chi conduce A sua immagine che annuiva), che il nuovo Papa dovrà governare con i cardinali e con il Papa emerito (!), che è la nozione del Papato, e del primato petrino, che deve essere rivista...che la Chiesa ci metterà 200 anni ma che ci arriverà!
Ma come si può dire delle cavolate simili, quell`uomo o è un ignorante, e non ha ascoltato quel che ha detto Papa Benedetto, o mente sapendo di mentire e le menzogne servono alla sua ideologia, ma come si può far credere a chi ascolta che il futuro Papa dovrà governare con il Papa emerito?
Si può quando anche la verità e la realtà sono viste attraverso il filtro deformante della propria ideologia.

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella, non si tratta di un "problema", si tratta di una novità reale che c'é e "interferisce", altro che se interferisce. Ha ragione Padre Lombardi.

In fondo la straordinaria innovazione storica apportata da Papa Ratzinger non sta nella rinuncia in sé (fatto non inedito e addirittura normale, anche se infrequente). Sta nel significato specifico, nella natura, nel fine di questo gesto unico. Si può dire che si tratta di una rinuncia con finalità magisteriale, direttiva. Non si è emarginato, al contrario! Ed è incombente, non occorrono argomenti per dimostrarlo, basta leggere gli atti di Magistero e i Discorsi degli ultimi giorni.

Qualcuno potrà anche preoccuparsene, ed è comprensibile, ma in realtà, nell'ottica della Fede, è un bene immenso. E' impossibile misurarne oggi la portata e persino coglierla con qualche chiarezza: lo farà la storia. Ma è certo che la storia della Chiesa è cambiata, nella misura che era necessaria, per volontà non di Joseph Ratzinger ma di Colui del quale egli era Vicario: missione dalla quale si è lasciato trasformare per sempre.

Pertanto, non ci devono essere timori, non dobbiamo considerarlo, quasi con mestizia o con rimpianto, un emarginato che si tiene prudentemente a distanza. Questo sarebbe contrario alla realtà. Lui sta dentro attivamente, è con noi, è con la Chiesa e lavora e prega - pronto anche al martirio - col suo già amato Successore.

gianni

Anonimo ha detto...

Diretta in corso della missa pro eligendo.
Un po' di rabbia santa....Benedetto "a casa"...Sodano e volponi ancora lì

Anonimo ha detto...

http://player.rv.va/vaticanplayer01.asp?language=en&visual=Tv

qui la diretta.
Quanta freddezza...Gesù, Maria!!! Otteneteci un degno successore di papa Benedetto, un papa forte e sublime!

Raffaella ha detto...

Si', e' vero!
Si respira il gelo.
Non so se sia una mia impressione ma c'e' un'atmosfera pesante.
R.

Raffaella ha detto...

Hai ragione, Gianni, ma c'e' molto dolore nel sapere che non si vedra' e sentira' piu' Benedetto.
R.

Anonimo ha detto...

Aspettiamo l'omelia di sodano....differente dal qualla del 2005. Nemo dat...

Raffaella ha detto...

Che differenza...mamma mia :-)
R.

Anonimo ha detto...

il papa prumuove l'ordine mondiale?

Ah sodano sodano!!!

Anonimo ha detto...

...si differente ma comunque tocca punti significativi nella semplicità dell'esposizione.
Ha citato anche papa Benedetto più volte....lungo applauso e commozione :-)
Delinea il nuovo pontefice: uomo di misericordia e di unità

Raffaella ha detto...

Mah...
R.

Anonimo ha detto...

Parole vuote in prevalenza, se non nella totalità, aria fritta. Lasciamo perdere...

gianni

Luisa ha detto...

Ah, se certe parole se le fosse applicate a lui stesso e a chi ha protetto e coperto durante gli anni!
Certo il Signore veglia e protegge la Sua Chiesa ma lascia gli uomini liberi e di questa libertà anche gli uomini di Chiesa ne hanno fatto e ne fanno un uso deprecabile, non ci si può sempre nascondere dietro la certezza che le forze del male non prevarranno!

laura ha detto...

NON POTEVA FARE DI PIù. OGNUNO HA I SUOI LIMITI,ERAVAMO ABITUATI TROPPO BENE CON LE OMELIE DI FUOCO DELLO SPIRITO SANTO DI PAPA BENEDETTO!!!!!SPERIAMO CHE CI PENSI LUI NEL SUO RITIRO DI PENITENZA E PREGHIERA. VULE TROPPO BENE ALLA CHIESA E A NOI TUTI PER NON CHIEDERE ALO SPIRITO SANTO DI SOFFIARE ANCORA.PAPA BENEDETTO SARòà PRESENTE PIù CHE MAI E SARà CON NOI PER SEMPRE.