lunedì 25 marzo 2013

Calendario fitto per il Papa nei prossimi giorni. Francesco scrive al Rabbino Di Segni: l'Onnipotente vi liberi dal male (Izzo)

PAPA: CALENDARIO FITTO, MERCOLEDI' UDIENZA E DOPPIA MESSA PASQUA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 mar. 

Papa Francesco vivra' nei prossimi giorni un vero e proprio "tour de forces" nella Settimana Santa che e' iniziata oggi, con un calendario fittissimo di impegni. 
Mercoledi' terra' la prima Udienza Generale del suo Pontificato in piazza San Pietro (si sono gia' prenotati oltre 15 mila fedeli). Giovedi' nella Basilica Vaticana alle 9,30 presiedera' la concelebrazione della Santa Messa Crismale con i cardinali, i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi e i preti (diocesani e religiosi) presenti a Roma. Nel pomeriggio, come e' noto, celebrera' poi la messa "In coena Domini" nella Cappella dell'Istituto Penale per Minori di Casal del Marmo" alle 17,30.
Venerdi' si terra' la Calebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana alle ore 17 (l'omelia come sempre in quest'occasione sara' affidata al predicatore della casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa) e il Santo Padre presiedera' la Liturgia della Parola, l'Adorazione della Croce e il Rito della Comunione. In serata, alle 21,15, Francesco raggiungera' il Colosseo dove - portando personalmente la Croce - presiedera' il pio esercizio della "Via Crucis", al termine del quale rivolgera'la sua parola ai fedeli e impartira' la Benedizione Apostolica. Sabato, poi alle ore 20,30 e' prevista la veglia Pasquale. Il Santo Padre benedira' il fuoco nuovo nell'atrio della Basilica di San Pietro; dopo l'ingresso processionale in Basilica con il cero pasquale e il canto dell'Exsultet, presiedera' la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica, che sara' concelebrata con i cardinali. E come faceva Giovanni Paolo II fino al 2000, il nuovo Papa celebrera' poi una seconda messa di Pasqua sul Sagrato della Basilica Vaticana, domenica alle 10,15. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica, impartira' la Benedizione "Urbi et Orbi". 

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PAPA: SCRIVE A RABBINO DI SEGNI, ONNIPOTENTE VI LIBERI DA MALE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 25 mar. 

"L'Onnipotente, che ha liberato il suo popolo dalla schiavitu' dell'Egitto per guidarlo alla Terra Promessa, continui a liberarvi da ogni male e ad accompagnarvi con la sua benedizione". Lo scrive Papa Francesco in una lettera indirizzata al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. "Vi chiedo - invoca Bergoglio - di pregare per me, mentre io assicuro la mia preghiera per voi, confidando di poter approfondire i legami di stima e di amicizia reciproca".
E' la seconda volta in dieci giorni che il nuovo Pontefice indirizza un messaggio alla Comunita' Ebraica di Roma attraverso il rabbino capo Di Segni. Il primo messaggio era un caloroso e personale invito a partecipare alla celebrazione del 19 marzo per l'apertura del Pontificato. E questa mattina gli uffici della segreteria di Stato del Vaticano hanno fatto recapitare una lettera firmata da Papa Francesco al Capo Rabbino della Comunita' Ebraica di Roma. Bergoglio porge gli auguri di buon Pesach a tutta la Comunita' romana. "Il Capo Rabbino - si legge in una nota diffusa dal periodico della Comunita', 'Pagine Ebraiche' - ha accolto con piacere gli auguri del Pontefice e lo ringraziera' nelle prossime ore, porgendo a Papa Francesco i migliori auguri per la Pasqua Cristiana". 

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

anche benedetto xvi ha SEMPRE celebrato la messa di pasqua alle 10.15.
non c'era omelia perchè poi c'era il messaggio urbi et orbi.

Anonimo ha detto...

piccola perfida osservazione. il rabbino disegni e' stato uno di quelli che definire ostile a Papa Benedetto xvi e' dire poco. non c'e' stato un commento, un intervento nei confronti di Benedetto che abbia mostrato uno sforzo di simpatia, di disponibilita'. sospetto un forte pregiudizio legato alla nazionalita' di Benedetto. durante gli 8 anni di pontificato, Benedetto ha rispettato talmente tanto i propri interlocutori ebraici e islamici da iniziare un dialogo sincero e schietto non piu' impostato ad una vaga benevolenza ma alla reale e concreta ricerca di un terreno comune (la lotta contro la poverta' e la guerra). un tentativo di dialogo che ha trovato l'ottuso e prevenuto rifiuto di un elite di religiosi (islam ed ebraismo) che a parte recriminare di richieste di perdono a tutto spettro (da parte della chiesa cattolica) non e' capace di offrire altro: delle principesse sul pisello che sedute sul trono, aspettano ingrugnite, in silenzio e mano stesa che il principe si prostri ai suoi piedi.

Anonimo ha detto...

A proposito della comunità ebraica di Roma,passo un articolo uscito sul Corsera il 20/1/2010 in occasione della visita di BXVI alla sinagoga di Roma, è firmato Henri Bernard Levy "Bisognerebbe smettere con la malafede,il partito preso e,per dirla tutta,la disinformazione,non appena si tratta di BXVI;fin dalla sua elezione,si è intentato un processo al suo 'ultraconservatorismo',ripreso di continuo dai media,come se un papa potesse essere altra cosa che conservatore.Si è insistito con sottintesi,se non addirittura con battute pesanti,sul papa'tedesco',sul'postnazista'in sottana, su colui che la trasmissione satirica francese Les Guignols non esitava a denominare Adolfo II.Si sono falsificati puramente e semplicemente i testi ,ad esempio a proposito del suo viaggio ad Auschwitz del 2006,si sostiene che dal momento che col passare del tempo i ricordi si fanno più incerti,ancor oggi si ritiene abbia reso onore alla memoria dei 6.000.000.di polacchi morti,vittime di una semplice'banda di criminali',senza precisare che la metà di loro erano ebrei,la controverità è veramente sbalorditiva poichè BXVI in quell'occasione parlò effettivamente dei potenti del III Reich che tentarono di eliminare il popolo ebraico dal rango delle nazioni della terra.Ed ecco che,in occasione della visita del papa alla sinagoga di Roma,dopo le 2 visite a quelle di Colonia e New York,lo stesso coro di disinformatori ha stabilito un primato,poichè non ha aspettato nemmeno che il papa oltrepassasse il Tevere per annunciare,urbi et orbi,che egli non aveva saputo trovare le parole che bisognava dire,né compiuti i gesti che bisognava fare e che comunque aveva fallito il suo intento...Allora,visto che l'evento è ancora caldo,mi si consenta di mettere i puntini su qualche i,BXVI,quando si è raccolto in preghiera davanti alla corona di rose rosse deposta di fronte alla targa commemorativa del martirio dei 1021 ebrei romani deportati,non ha fatto che il suo dovere,ma l'ha fatto,quando ha reso omaggio ai'volti'degli uomini,donne e bambini presi in una retata nell'ambito del progetto dello sterminio del popolo dell'Alleanza di Mosè,ha detto un'evidenza,ma l'ha detta.Di BXVI che riprende,parola per parola i termini della preghiera di GP2,10 anni fa davanti al muro del pianto,di BXVI che quindi chiede perdono al popolo ebraico devastato dal furore di un antisemitismo per lungo tempo di essenza cattolica e nel farlo,ripeto,legge il testo di GP2,bisogna smettere di ripetere,come somari,che'egli è indietro rispetto al suo predecessore'.A BXVI che dichiara infine,dopo una seconda sosta davanti all'iscrizione che commemora l'attentato commesso nel 1982 dagli estremisti palestinesi,che il dialogo ebraico cattolico avviato dal CV2 è ormai'irrevocabile',a BXVI che annuncia di avere l'intenzione di approfondire il dibattito 'fra uguali',che è il dibattito coi'fratelli maggiori' che sono gli ebrei,si possono fare tutti i processi che si vuole,ma non quello di congelare i progressi compiuti....Ultimo ritocco al Grande Libro della bassezza contemporanea,ci si chiami Pio XII o Benedetto XVI,si può essere papa e capro espiatorio.GR2