martedì 5 marzo 2013

Benedetto XVI ha dato nuovo impulso al dialogo tra le fedi (O.R.)

Ha dato nuovo impulso al dialogo tra le fedi

Una preghiera per Benedetto XVI è giunta dalla tre giorni di conferenze islamo-cristiana tenuta dal 27 febbraio al 1° marzo a Giacarta, in Indonesia. All'evento, promosso dalla Conferenza degli studiosi islamici e dall'episcopato locale assieme alla Federazione delle conferenze dei vescovi asiatici e alla Conferenza dei cristiani dell'Asia, hanno partecipato esperti e leader religiosi provenienti da tutto il continente. A nome dell'assemblea, il vescovo di Timika, monsignor John Philip Saklil, ha rivolto un pensiero speciale a Benedetto XVI invitando i partecipanti a pregare per il Papa emerito nei primi giorni del suo ritiro a Castel Gandolfo, in attesa dell'elezione del nuovo successore di Pietro.
Non mancano nuovi interventi anche da parte musulmana. L'imam Kamel Layachi, in rappresentanza del Consiglio delle relazioni islamiche italiane, osserva che «il Papa con questo gesto coraggioso ci lascia un grande insegnamento: l'ultima istanza non è l'uomo ma Dio ed è solo a lui che bisogna aggrapparsi. La riscoperta della fede e della preghiera è l'unico rimedio a questi momenti di incertezza e di disorientamento».
Anche il Dalai Lama ha manifestato «tristezza» per la rinuncia di Benedetto XVI al pontificato, aggiungendo -- riferisce l'Ansa -- che si è trattato forse di una «scelta realistica» presa «per dare in qualche modo maggior beneficio ai cristiani». Ricevendo una laurea ad honorem in filosofia a Shapur, non lontano dal suo quartier generale di Dharmashala, il leader spirituale dei tibetani ha parlato del Papa emerito come di una persona «molto intelligente», aggiungendo che pregherà per lui «affinché la parte restante della sua vita sia molto utile e ricca di benefici per tutti».
Il Comitato buddhista cristiano ha invece inviato un messaggio nel quale esprime «profonda gratitudine per ciò che ella ha fatto nel sostenere e promuovere l'incontro e il proficuo dialogo tra uomini e donne di fedi diverse». Viene ricordato il grande incontro di Assisi nel 2011, che ha trovato in Benedetto XVI «la capacità di dare nuovo impulso» e di «rinnovare, questa volta anche con dei non credenti ma sinceramente in ricerca della verità, la propria missione nella promozione del vero bene dell'umanità e nella costruzione della pace».

(©L'Osservatore Romano 4-5 marzo 2013)

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