domenica 17 febbraio 2013

Preghiera, vicinanza e commozione per il Papa tra i fedeli in Piazza San Pietro


Preghiera, vicinanza e commozione per il Papa tra i fedeli in Piazza San Pietro

Piazza San Pietro era oggi gremita di fedeli: tanta gioia e commozione per un Angelus davvero particolare. Emozioni e sentimenti che ci racconta nel suo servizio Massimiliano Menichetti: 

R. - Sono e sono stata molto legata a lui, alla sua figura e lo sostengo moltissimo nella preghiera.

R. – Questo di oggi è stato un incontro bellissimo che ci ha rafforzato nella fede. Sono arrivato in Piazza dalle prime ore delle mattina e c’era pochissima gente, poi piano piano si è riempita. É - come dire - un crescendo continuo che porta le persone a Gesù.

R. – Penso che ci sia tristezza, però credo anche che siamo tutti figli della Chiesa e un figlio deve sempre stare insieme a suo padre, anche con il sostegno della preghiera, e avere fiducia in questo, perché la Chiesa è nelle mani di Dio.

D. - Che cosa ha significato per lei essere qui oggi?

R. - L’unità della Chiesa. Questa è la prima cosa, poi la vicinanza al Successore di Pietro. Personalmente sono ancora un po’ turbato da questa scelta, però anche questo turbamento mi ha spinto a venire qui a vedere il Papa, perché - come lui stesso dice - la Chiesa viene prima di tutto.

R. - Io sono venuta per vederlo. È così commovente.

In piazza famiglie, giovani, anziani, decine e decine le bandierine colorate sventolate sotto la finestra del Papa. E poi gli striscioni, come a far dialogare la piazza con Benedetto XVI. “Grazie santità!”, recitavano alcuni “L’incredibile libertà di un uomo afferrato da Cristo”, molti con la scritta: “Ci mancherai”, e ancora “Ti abbiamo tanto amato”, “Grazie umile lavoratore nella vigna di Cristo”.

R. - Come abbiamo scritto qui, lo abbiamo sempre amato tantissimo e continueremo a pregare per lui.

R. - Per me oggi è una grande festa, perché quest’uomo ci ha messo davanti alla sua grande amicizia con Gesù. È stupendo vedere come qui ci siano persone non solo da tutte le città d’Italia, ma anche dal mondo. C'è il saluto in tutte le lingue che ti riporta sempre alla cristianità intera.

D. - Qual è il tuo augurio per lui?

R. - Di continuare, con la preghiera, ad accompagnare la Chiesa così come ha fatto finora.

D. - Personalmente cosa ha portato al Papa oggi?

R. - Il mio cuore.

R. - Sono vice parroco in una parrocchia. Ho portato i suoi figli a salutare il padre al quale vogliono tanto bene e che non dimenticheranno mai.

R. - Un saluto, per accompagnarlo.

R. - Io ho portato il mio cuore e la mia gratitudine. Lo farò anche domenica prossima, sarò qui in modo da essere vicino a lui il più possibile. Grazie Santo Padre!

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