martedì 5 febbraio 2013

Pedofilia, Vaticano: 600 denunce all'anno, il picco nel 2004 (Chirri)


ANSA/ PEDOFILIA: VATICANO, 600 DENUNCE ANNO,PICCO 800 IN 2004 

(ANSA) - ROMA, 5 FEB 

’Il mio lavoro e’ in assoluta continuita’ con gli sforzi dei miei superiori e predecessori’sulla ’linea tracciata dal Papa’, con, ’non casualmente al primo posto’, la ’assistenza e cura delle vittime’ degli abusi sessuali del clero. Che hanno visto, in media, 600 denunce all’anno in Vaticano con un picco di 800 nel 2004.
Vede cosi’ il proprio impegno don Robert Oliver, 46 anni, nuovo promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), al posto di mons. Charles Scicluna, che per 10 anni ha incarnato l’azione contro la pedofilia del clero chiesta da Joseph Ratzinger, prima prefetto della CDF e poi Papa.
Don Oliver - finora canonista della diocesi di Boston, una delle piu’ colpite agli inizi del Duemila dallo scandalo dei preti pedofili - intervenendo alla Gregoriana alla presentazione degli Atti del Simposio contro gli abusi del clero del febbraio 2012, ha fornito un ampio quadro dell’azione della CDF. Questa per mandato papale ha il coordinamento mondiale della lotta agli abusi dei preti contro i bambini, e don Oliver ha riassunto i termini della risposta delle 112 Conferenze episcopali del mondo alla richiesta di Linee guida nazionali per la combattere gli abusi e suscitare nella Chiesa una nuova cultura di prevenzione e difesa dei piccoli.
’Piu’ di tre quarti delle Conferenze episcopali - ha detto don Oliver - hanno consegnato le loro risposte, il maggior numero sono da Sud America, Nord America, Oceania e Europa’ e ’di recente la CDF ha cominciato a inviare osservazioni alle singole conferenze episcopali’. 
Di queste - 36 in Africa, 33 in Europa, 24 in America e 19 in Asia e Oceania - meno di trenta, dunque, non hanno ancora completato l’iter. Don Oliver ha specificato di non aver ancora esaminato la situazione della Conferenza episcopale italiana. 
Dal neopromotore anche alcuni dati: il picco delle denunce di abusi in Congregazione e’ stato nel 2004, con 800 denunce, mentre mentre ’negli ultimi tre anni’ ci si e’ attestati ’sui 600 casi all’anno’, che ’in maggioranza riguardano abusi commessi dal ’65 all’85’. 
’Volutamente al primo posto’ delle indicazioni della CDF, ha ricordato il canonista, c’e’ ’la cura delle vittime, cioe’, come ha chiesto il Papa, ascoltarne la sofferenza’. 
’L’esempio personale del Papa - ha commentato il sacerdote - sta avendo grande presa nella Chiesa in tutto il mondo, il Papa ha incontrato le vittime, ne ha ascoltato il grido, capisce il senso del tradimento e chiede a tutti noi di riconoscere che abbiamo fallito perche’ chi ha gridato troppo spesso ha trovato negazione’. 
Il promotore di giustizia ha ripercorso le indicazioni della CDF, e in particolare la richiesta di cooperare con le autorita’ civili nel perseguire i crimini di abuso. 
La ’obbligatorieta’’ vale ’universalmente’, anche se ogni paese ha la sua legislazione, e queste sono ovviamente diverse: ’la legge civile deve essere sempre seguita’ e la cooperazione deve svolgersi ’in modo tempestivo’.
’Non abbiamo le forze per riparare tutto il passato - ha detto padre Hans Zollner presidente del comitato direttivo del Centro per la protezione dei minori (CCP) istituito dopo il Simposio - ma vogliamo che gli abusi accadano il meno possibile, e mettiamo insieme persone che vogliono lottare contro questo male’. Hubert Liebhardt, direttore del CCP, ha riferito sulle attivita’ del CCP in India, Indonesia, Kenya, Ghana, Ecuador,
Argentina e Germania, per diffondere una cultura della prevenzione degli abusi, anche grazie alle iniziative di e-learning promosse a seguito del Simposio.

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