venerdì 15 febbraio 2013

L'eccesso di ottimismo del card. De Paolis. L'intervista di Franca Giansoldati

Clicca qui per leggere l'intervista.
Non ce l'ho ovviamente con il card. De Paolis ma penso che egli sia eccessivamente ottimista.
L'idea che la Chiesa sia piu' unita nelle tribolazioni mi fa, con tutto il rispetto, ridere!
Questa cooperazione arriva un tantino in ritardo! E' inutile dichiararsi uniti dopo che il Papa ha annunciato le sue dimissioni. I cardinali avrebbero dovuto essere cosi' collaborativi PRIMA. Ora e' tardi.
In questi anni nessuno si e' degnato di aiutare il Papa a portare la croce. E ora si pretende che i fedeli credano alla favola dei dissidi che spariscono per magia? No! Non siamo nati ieri.
In questi otto anni il "capitano della nave" e' stato lasciato solo al comando. I primi ufficiali ed i mozzi hanno raggiunto le scialuppe di salvataggio ad ogni occasione.
Ci vorranno anni affinche' io torni ad avere fiducia nella gerarchia ecclesiastica cattolica. Non so se sara' nemmeno possibile. Aspetto la generazione dei giovani preti: motivati, preparati e fedeli a Benedetto XVI. 
Nel frattempo mi auguro che la fede in Cristo (che mai in me e' venuta o verra' meno) e la preghiera di Papa Joseph mi aiutino a curare la profonda ferita che si e' aperta nel mio cuore, nella mia anima e nella mia coscienza di persona pensante. 
Non mi si parli pero' di unita' dei cardinali!
R.

14 commenti:

un passante ha detto...

Non è' quello che si fece intervistare da Nuzzi nella trasmissione sul corvo?

Caterina63 ha detto...

Non ti accorare Raffaella....
il Vicario di Cristo DEVE sperimentare nella propria carne quello che "manca ai patimenti di Cristo" ;-)
cosa voleva dire san Paolo con queste parole?
Forse che al Cristo "mancava qualcosa" che non avesse patito? San Liguori dice che nessuno potrebbe mai patire più di quanto patì il Cristo e dunque?

Gesù patì e sperimentò i tradimenti, le ingiurie, la solitudine... l'oltraggio, la menzogna, persino l'adulterio di chi lo tradì essendo Lui stesso Corpo di ciò che chiamiamo Chiesa, la Sposa..... Egli "si fece peccato... tremende parole queste" ha detto Benedetto XVI l'altro giorno nell'ultima Omelia... si lasciò caricare dei nostri peccati,
ma ciò che NON sperimentò è la nostra esperienza PERSONALE ;-)
da qui quell'atto di VOLONTA' attraverso il quale e con il LIBERO ARBITRIO noi consegniamo a Cristo quest'ultimo patimento: i nostri sentimenti, le nostre personali sofferenze, i nostri abbandoni, le nostre singole e personali paure, le nostre cadute sotto il peso della croce....

Tutto questo "manca" al Cristo quale ATTO DI DONAZIONE a Lui...
non perchè Lui non l'abbia patito quando si fece carico dei nostri peccati, ma perchè è la nostra personale esperienza e questa gliela dobbiamo offrire NOI per "morire in Cristo"....

Come hai fatto notare altrove, nessuno che abbia saputo chiedere PERDONO al Papa per averlo trascinato letteralmente in questa situazione gravissima...
Immagino una Santa Caterina da Siena che sarebbe andata dal Papa a supplicarlo, pubblicamente e in ginocchio, di rimanere.... altro che tempi bui quelli!!!
Qui oggi siamo invece nelle più fitte tenebre dell'ignoranza, DELLA SUPERBIA, della superficialità.... nessun cardinale che si alza a dire: che cosa abbiamo fatto?!
che lo dicano in privato non ci interessa, in tempo cibernetico i mea culpa devono essere pubblici e come furono tutti esultanti per il vergognoso mea culpa che voleva attribuire a tutta la Chiesa del passato l'iniquità, corretto dal coraggioso Ratzinger e dal cardinale Biffi, anche oggi dovremmo poter udire: MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA....

Ho solo un appunto da fare Raffaella: i cardinali li elegge il Papa! E come è stato in grado di prendere una così grave decisione, avrebbe potuto scegliere meglio i propri collaboratori.... Quante volte, alle nomine, seguivano le perplessità di chi questi signori li conosceva bene, ma il Papa non ha ascoltato neppure la voce flebile dei Fedeli....
Che Dio ci aiuti in questo momento di grave oscurità...

laura ha detto...

Condivido i tuoi sentimenti e la tua sofferenza. Certo, la fiducia nella Chiesaè profondamente minata dentro di me. L'unico pensiero che m osostiene è la serenità di Papa Benedetto che continua a rassicurarmi dicendo che "Il Signore vince " perché la Chiesa è Sua e non dei cardinali.

Katie ha detto...

Grazie, Raffaella

Uomo di Chiesa ha detto...

Credo che tutti avremo prova di questa unità vedendo quanto durerà il conclave . Conclave breve , tutti d'accordo , conclave lungo tutti frammentati

Anonimo ha detto...

Gentilissima Raffaella mi permetto di segnalarle questo articolo:

http://www.tracce.it/default.asp?id=411&id_n=33266

Andrea

Bianca ha detto...

Provo gli stessi sentimenti Raffaella. Oggi spero solo nella preghiera di Papa Benedetto

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Non è il Papa che si è dimesso, ma chi aveva il compito di far passare e diffondere il suo Magistero, che l'ha dimesso.
Che altro aveva da fare?
Non faccio nomi, perchè li abbiamo tutti in mente, questi politicanti e ideologi travestiti da prelati!

Luisa ha detto...

La ferita cicatrizzerà, cara Raffaella, il cuore e gli occhi cesseranno di piangere, ma resterà la cicatrice perchè lo strappo è forte, la rinuncia immensa e sofferta.
Basterà che qualcuno abbia la pessima idea di venire a toccare quel punto sensibile per che il dolore si ravvivi e con esso la reazione immediata, così sarà, per molti di noi.
Nessuno può dire il tempo che ci vorrà per cicatrizzare ma sarà nostro dovere prendere cura di quel luogo sensibile con la sola cura possibile, la preghiera affinchè il Signore e Maria Santissima proteggano il nostro Papa e gli diano pace e serenità, e poi il pensiero rivolto a lui, fiduciosi, anzi, sicuri che nel suo monastero non ci dimentica, non abbandona la Chiesa, ma continua il suo servizio.

Andrea ha detto...

No, caro Ambrosiano.
Dobbiamo darGli fiducia anche quando dice, con la limpidezza di sempre, che non ce la fa fisicamente, e che avrebbe potuto continuare solo in forma "ritirata in casa".

Ciò non toglie affatto -l'ho scritto tante volte- che una importante parte della Chiesa sia molto lontana dalla fedeltà, ma anche semplicemente dal buon senso cattolico

Anonimo ha detto...

Siamo in tanti a provare gli stesi sentimenti.
Ti sono vicina con tutto il cuore e nella preghiera, Raffaella!

Anonimo ha detto...

Sì,forse ha scelto male i collaboratori,ma questo passa il convento oggi;GP2 ne aveva 1 solo che mandava avanti la barca,remando,sciogliendo le vele,pescando i pesci,gettando l'ancora e la trascinava pure in secca;normalmente occorre un intero equipaggio,lui lo faceva da solo,ma aveva circa 30 anni di meno di quando poi fu eletto papa,di mozzi neanche l'ombra per 8 lunghi anni di dolorosa solitudine,che si pretendeva,che continuasse a 85 anni a tirare ancora?Ha resistito anche troppo,adesso non voglio sentire pistolotti dai sepolcri imbiancati,abbiano almeno il pudore di tacere,per sempre.GR2

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Caro Andrea,
certo che è vero che il papa non ce la fa fisicamente.
ma
-il Magistero l'ha pienamente e generosamente dato con tutte le forze e con la grazia possibili,
-diffondere senza TRAVISAMENTI nè DISTINZONI deve farlo qualcun altro che, invece, sparge nel mondo l'opposto di quello che vuol insegnare il Santo Padre.
A correggere questi, lui non ce la fa.
PERCIO' lascia questo compito al Signore e a Maria SS!

Andrea ha detto...

Avrebbe comunque continuato, caro Ambrosiano, se le forze gli consentissero di essere pienamente attivo anche "fuori casa". L'ha detto Lui, non lo dico io.

Teniamo presente, inoltre, che gli "infedeli" sono molti (forse anche maggioritari, in Curia e fuori), ma non sono tutti.
Ieri ho sentito un'omelia quaresimale che, senza aver nulla di cupo, era esplicita: esistono le "due vie", quella spaziosa che porta alla rovina e quella del Calvario che porta alla Vera Vita.

Cordialità