giovedì 21 febbraio 2013

La decisione di Benedetto XVI rappresenta «un ultimo atto di servizio». Apprezzamento da leader religiosi musulmani

Apprezzamento da leader religiosi musulmani

Un atto di servizio


La decisione di Benedetto XVI rappresenta «un ultimo atto di servizio» e «un buon esempio che abbiamo doverosamente sottolineato». Il riconoscimento viene da un'importante personalità del mondo islamico, Mustafa Cerić, che dal 1993 al 2012 è stato gran muftì della Bosnia. In un testo diffuso a nome di «A Common Word» -- l'iniziativa lanciata il 13 ottobre 2007 con la lettera aperta scritta da 138 guide religiose musulmane a Benedetto XVI e ai responsabili delle altre Chiese e confessioni cristiane -- e del Royal Aal Al-Bayt Institute for Islamic Thought, Cerić scrive tra l'altro che il gesto del Pontefice «ha colpito molto tutti i musulmani che hanno dialogato con lui. Prima come cardinale Joseph Ratzinger, e poi come Papa Benedetto XVI dal 2005 al 2013, sarà ricordato come un eminente teologo cattolico e un pastore sincero per i fedeli». Pur riconoscendo le incomprensioni sorte dopo il discorso di Ratisbona del 2006, il leader musulmano afferma che gli studiosi islamici hanno apprezzato le «visite amichevoli a Paesi musulmani e moschee, particolarmente alla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme», e «la sua disponibilità a impegnarsi nella storica iniziativa “A Common Word”», così come l'istituzione del forum cattolico-musulmano, costituito nel 2008 dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dai rappresentanti dei 138 leader islamici autori della lettera aperta. In conclusione l'auspicio che anche in futuro prosegua «lo spirito di amichevole dialogo tra cattolici e musulmani» e «le comunità cattoliche e musulmane possano vivere in armonia in tutto il mondo».


(©L'Osservatore Romano 21 febbraio 2013)

Nessun commento: