giovedì 28 febbraio 2013

Il comandante delle Guardie Svizzere: il Papa un esempio per ognuno di noi


Il comandante delle Guardie Svizzere: il Papa un esempio per ognuno di noi

Dalle 21 di questa sera, come annunciato, la Guardia Svizzera pontificia cesserà dal suo servizio di protezione della persona del Papa. Ma un incarico che finisce per motivi statutari non cancella certamente gli anni di vicinanza durante i quali, dai vertici alla base del Corpo militare vaticano, tutti hanno imparato a stimare Benedetto XVI, per la sua testimonianza di fede e per il tratto gentile dei modi. Ne parla il comandante della Guardie Svizzere, Daniel Rudolf Anrig, intervistato dal Mario Galgano della redazione tedesca della Radio Vaticana: 

D. – Nel corso del Pontificato di Benedetto XVI, lei è stato a fianco del Pontefice per poco più di quattro anni: quale è stata la sua esperienza?

R. – Benedikt XVI. ist sicher für uns Katholiken…

Per noi cattolici, ma credo per tutti i cristiani, Benedetto XVI è un esempio da seguire nella ricerca della verità. Le sue omelie, i suoi discorsi, sono stati sempre caratterizzati dalla sua sensibilità e dalla sequela della Parola di Dio.

D. – La Guardia Svizzera è composta essenzialmente da giovani: come descrivere questo rapporto, tra il Papa e i giovani della Guardia Svizzera?

R. – Die päpstliche Schweizergarde hat das Privileg…

La Guardia Svizzera pontificia ha il privilegio di reclutare in Svizzera persone aperte innanzitutto al servizio militare, ma poi anche al messaggio della Chiesa. Si è sempre percepita la cordialità del Santo Padre quando incontrava le Guardie svizzere, sia durante il loro servizio ma anche al momento del loro congedo.

D. – Come ha vissuto nelle ultime settimane e negli ultimi giorni il Pontefice? Ha percepito qualche cambiamento nella persona di Benedetto XVI?

R. – Benedikt XVI. ist ganz klar ein Mann der Bescheidenheit…

Indubbiamente, Benedetto XVI è un uomo umile, un uomo esemplare per noi tutti. Abbiamo sentito come la simpatia che il popolo, i pellegrini gli hanno dimostrato lo abbiano molto commosso. Standogli vicino, l’abbiamo potuto percepire chiaramente.

D. – Cosa gli augura per il futuro?

R. – Ich denke, ich spreche im Namen aller Gardisten…

Credo di poter parlare a nome di tutte le Guardie Svizzere: che lo accompagnano con la preghiera e che il Signore lo benedica per il tempo che seguire la rinuncia alla Sede apostolica.

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