martedì 12 febbraio 2013

Il 7 novembre l'Osservatore Romano intervistò la Superiora delle visitandine del monastero Mater Ecclesiae in Vaticano

Clicca qui per rileggere l'intervista. I lavori presso la struttura che ospitera' il nostro Papa Benedetto iniziarono, quindi, dopo il 7 novembre dello scorso anno.

2 commenti:

Elmer ha detto...

Capisco il dolore e la tristezza di Dante che bollò Celestino V come colui che per viltade fece il Gran Rifiuto...è un dolore che non si può misurare. Come si fa ad abdicare alla paternità? Se non poteva fare certe cose non c'era problema tanti cardinali potevano sostituirlo ma lui doveva restare lì a guardia del sepolcro di Pietro!.Il fulmine tremendo che ha colpito San Pietro è un indizio foriero di gravi sciagure per la Chiesa. In un mondo in cui si attacca l'essenza stessa del vivere cristiano...il Papa ha preferito ...disertare. Ma le dimissioni non portano mai bene:Diocleziono lasciò l'impero in rovina, Carlo V idem. Pio VI durante la rivoluzione francese poteva dimettersi e non si dimise...dal calvario non si scappa invece papa Benedetto ha scelto la sua quiete incurante di coloro che l'hanno amato.
Scusate il mio sfogo ma ho un magone...

Anonimo ha detto...

Permettimi di dissentire e di poterti consolare, Elmer. :-)
Papa Benedetto XVI non ha disertato. Se così fosse, sarebbe scappato davanti alle angosce della Chiesa, negli scandali, non avrebbe promulgato un Motu Proprio che ha richiamato molte coscienze: la luce viene nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. E non la vinceranno.
Il Papa non se ne va per mancanza di coraggio, lui che ne ha avuto tanto, che ha estirpato dalla Chiesa tante sozzure. La sua età si fa sentire, probabilmente sa di non poter più far fronte a tutti gli impegni che il Papato impone. Sembra facile dire: noi vogliamo un Papa nelle mura vaticane, anche vecchio e malato, anche se non va alle GMG o non celebra tutti i riti, vogliamo un Papa che lo sia fino alla morte (e forse anche oltre...). Il problema è che non siamo noi a decidere di cosa ha bisogno la Chiesa. Lo Spirito Santo ha, dolorosamente, illuminato il nostro Santo Padre, che è arrivato a questa decisione. Continuerà il suo ministero sacerdotale, ma in un altro modo: quello della preghiera e della sottoesposizione mediatica.
Un altro gli ha cinto i fianchi per portarlo dove lui non avrebbe voluto. Ecco perché, oggi più che mai, Benedetto XVI è il Pietro della croce.
Nella speranza di avere mitigato la tua tristezza,
Ester80.