giovedì 21 febbraio 2013

Ha confortato la Chiesa. Commenti di cardinali sulla rinuncia di Benedetto XVI al pontificato

Commenti di cardinali sulla rinuncia di Benedetto XVI al pontificato

Ha confortato la Chiesa


Rispetto e stima. Sono i sentimenti espressi dal cardinale Walter Kasper nei confronti di Benedetto XVI in'intervista a Gian Guido Vecchi sul «Corriere della Sera» del 20 febbraio. «Dapprima -- ha detto il porporato riferendosi al momento in cui il Papa ha comunicato la sua decisione di rinunciare al pontificato -- sono rimasto senza parole. Ora provo grande rispetto e la stima più alta per il suo atto di grande coraggio e umiltà. Ma Benedetto XVI passerà alla storia per tutto quello che ha fatto. Ha confortato e consolidato la fede nella Chiesa. E lascia un'eredità enorme, ricchissima».

Quindi, dopo aver sottolineato «l'alto livello intellettuale e spirituale» del Pontefice, il cardinale Kasper ha precisato che, nonostante sia codificata la possibilità per il Papa di scegliere liberamente di rinunciare, resta il fatto che «il Papa è eletto a vita». È ovvio -- ha continuato il porporato -- che la scelta di Benedetto XVI «rende la questione più vicina ai suoi successori. Ma non è possibile eleggere il Papa per un certo tempo; l'elezione è per tutta la vita». E ha concluso che «il ministero petrino, il primato di Pietro è un dono del Signore alla Chiesa. Si deve rafforzare e non danneggiare. E nel nostro tempo, nel mondo globalizzato, è molto importante riflettere sul modo migliore di farlo».
Il cardinale Baselios Cleemis Thottunkal, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei siro-malankaresi, nel fare un rapido bilancio del pontificato per Asia News, ha definito Benedetto XVI «un vero discepolo di Cristo, che ha saputo mostrare agli altri il senso della vocazione a essere veri cristiani e cattolici». Nessun Pontefice -- ha aggiunto -- ha mai parlato della sua propria missione «in modo così profondo e consapevole» come ha fatto Papa Ratzinger. Ha dato inoltre, ha detto ancora il più giovane cardinale del collegio, una grande manifestazione di «devozione alla Chiesa e alla legge di Dio».
Il cardinale ha poi notato che il Papa «si è assunto un'eredità difficile come quella di Giovanni Paolo II» e certamente «non sarebbe stato facile per nessuno essere il successore di Papa Wojtyła. Invece Benedetto XVI ha saputo compiere in modo meraviglioso la propria missione divina» e questo lo si può vedere «già dalla sua prima enciclica Deus caritas est -- ha concluso -- e in tutte le omelie, le catechesi, le encicliche e le esortazioni».

(©L'Osservatore Romano 21 febbraio 2013)

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