martedì 12 febbraio 2013

Dimissioni del Papa, Vian: non ci sono precedenti storici paragonabili. Decisione presa da molti mesi (Izzo)


PAPA: VIAN, NON CI SONO PRECEDENTI STORICI PARAGONABILI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 feb. 

La rinuncia di Benedetto XVI "non ha precedenti storici paragonabili". 
Lo scrive il direttore dell'Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, nel suo editoriale. La decisione, sottolinea l'articolo, "dimostra una lucidita' e un'umilta' che e' innanzi tutto, come ha spiegato una volta, aderenza alla realta', alla terra". 
Una scelta, continua l'articolo, "libera e soprattutto fiduciosa nella provvidenza di Dio". 
"Una decisione - infine - umanamente e spiritualmente esemplare, nella piena maturita' di un Pontificato che, fin dal suo inizio e per quasi otto anni, giorno per giorno, non ha smesso di stupire e che certo lascera' una traccia profonda nella storia. Quella storia che il Papa legge con fiducia nel segno del futuro di Dio". 

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PAPA: OSSERVATORE ROMANO, DECISIONE PRESA DA MOLTI MESI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 feb. 

"La decisione del Pontefice e' stata presa da molti mesi, dopo il viaggio in Messico e a Cuba, in un riserbo che nessuno ha potuto infrangere, e avendo ripetutamente esaminato la propria coscienza davanti a Dio, a causa dell'avanzare dell'eta'". 
Lo scrive il direttore dell'Osservatore Romano, professor Giovanni Maria Vian. "Benedetto XVI - rileva nell'editoriale del quotidiano vaticano - ha spiegato, con la chiarezza a lui propria, che le sue forze "non sono piu' adatte per esercitare in modo adeguato" il compito immane richiesto a chi viene eletto per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo".
"Per questo, e soltanto per questo - ripete il professor Vian - il Romano Pontefice, 'ben consapevole della gravita' di questo atto, con piena liberta' rinuncia al ministero di vescovo di Roma affidatogli il 19 aprile 2005". L'articolo sottolinea poi "le parole che Benedetto XVI ha scelto indicano in modo trasparente il rispetto delle condizioni previste dal diritto canonico per le dimissioni da un incarico che non ha paragoni al mondo per il peso reale e l'importanza spirituale". 
"E' risaputo - conclude Vian - che il cardinale Ratzinger non ha in alcun modo cercato l'elezione al Pontificato, una delle piu' rapide nella storia, e che l'ha accettata con la semplicita' propria di chi davvero affida la propria vita a Dio. 
Per questo Benedetto XVI non si e' mai sentito solo, in un rapporto autentico e quotidiano con chi amorevolmente governa la vita di ogni essere umano e nella realta' della comunione dei santi, sostenuto dall'amore e dal lavoro dei collaboratori, e sorretto dalla preghiera e dalla simpatia di moltissime persone, credenti e non credenti". 

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