martedì 29 gennaio 2013

"Web listening e spiritualità": presentato a Roma il nuovo impegno di Aleteia.org


"Web listening e spiritualità": presentato a Roma il nuovo impegno di Aleteia.org

Aleteia.org, l’aggregatore internazionale di oltre mille tra media, istituzioni e Movimenti cattolici, cambia il suo paradigma editoriale e grazie alla tecnologia fornita da Google, si mette in ascolto della “rete” per rispondere alle domande più frequenti su fede, etica e spiritualità. Lo testimonia il dossier presentato oggi “ Web listening e spiritualità” . Il servizio di Gabriella Ceraso: 

A pochi mesi dal suo lancio ufficiale, Aleteia – che parla sei lingue – cambia passo, sostenuto dalla tecnologia più avanzata. Andrea Salvati è il direttore generale del network, già dirigente Google-Italia: 

“Abbiamo deciso di utilizzare la tecnologia anche per migliorare e innovare il lavoro editoriale. In parole molto semplici - monitorando le ricerche degli utenti, le discussioni che avvengono nei social network, gli approfondimenti richiesti sulle varie tematiche attinenti questioni di vita, fede e società - abbiamo la possibilità di produrre contenuti in riferimento a quello che effettivamente gli utenti stanno cercando e chiedendo”.

Cominciare dunque dall’utente: è un cambiamento di paradigma editoriale. Jesús Colina, giornalista spagnolo, è il presidente di Aleteia:

“Noi vogliamo essere un ponte, tra la richiesta e la produzione cattolica. Per cui, presentare questi contenuti, portare traffico ai siti cattolici, offrire le risposte alle persone in ricerca di senso, a quelli che noi chiamiamo i cercatori della verità”.

Il dossier "Web listening e spiritualità" presentato oggi è proprio un esempio del monitoraggio della rete, avvenuto nel 2012, da cui risulta che fede, bioetica e famiglia sono le tematiche più cliccate e richieste nei Paesi esaminati di lingua spagnola, italiana, francese e inglese. Ma quali sono le più frequenti domande degli utenti, e che cosa suggeriscono alla comunità cattolica?:

“Chi è Gesù, forse è una delle domande più richieste in Internet. Ma, curiosamente, c’è una domanda ancora più frequente: che cosa è la Chiesa. E poi, come pregare. In generale, le prime risposte sono date dalle Chiese riformate, protestanti, o anche dalle sette religiose o da siti generalisti, o in qualche caso anche da siti islamici. Ma è veramente difficile che nella prima schermata appaia una risposta cattolica”.

Dunque, un lavoro che potrà, a cose fatte, aiutare anche a colmare delle lacune, involontarie ma possibili, nel mondo dell’informazione cattolica. Il contributo essenziale rimane quello di Google, e non solo come piattaforma stabile, veloce ed efficace. Jesús Colina:

“Loro ci hanno proposto la creazione di un motore pensato per il mondo cattolico, in maniera che io possa – per esempio – andare a cercare argomenti solo sui bloggers cattolici, solo sui video cattolici prodotti da produttori cattolici, o sulle case editrici cattoliche. In sei secondi, possiamo fare una domande e avere risposte che oggi, in tempo reale, i cattolici stanno fornendo su questi argomenti”.

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