domenica 13 gennaio 2013

Una grande risposta alla chiamata per l'unità. Prosegue la crescita dell'Ordinariato Personale della Cattedra di San Pietro (O.R.)

Prosegue la crescita dell'Ordinariato Personale della Cattedra di San Pietro

Una grande risposta alla chiamata per l'unità


Washington, 11. «La gioia e la benedizione nell'aver accolto tutti questi fedeli è alla fine quello che conta realmente: si tratta dell'unità in Cristo». C'è ampia soddisfazione in un intervento del vicario generale dell'Ordinariato Personale della Cattedra di San Pietro negli Stati Uniti, padre Scott Hurd, per i traguardi finora raggiunti dall'organismo eretto il 1° gennaio 2012 per accogliere in piena comunione con la Chiesa cattolica gli ex fedeli anglicani, pur conservando alcuni elementi della loro tradizione religiosa.

In alcune dichiarazioni pubblicate nel sito National Catholic Register, il vicario generale sottolinea il cammino di crescita dell'Ordinariato che, secondo i dati forniti dallo stesso sito, a fine dicembre 2012 includeva 1.600 fedeli, ventotto sacerdoti e trentasei comunità. Inoltre, alla stessa data, vanno aggiunti sessantanove candidati al sacerdozio. «Nel corrente anno abbiamo un'altra ondata di aspiranti sacerdoti che stanno iniziando il processo di formazione -- ha spiegato padre Hurd -- mentre ci sono altre comunità di fedeli in fase di discernimento, riguardo la possibilità per i loro membri di diventare cattolici e di entrare a far parte dell'Ordinariato».
Nel sito sono offerte una serie di altre testimonianze di ex fedeli e membri del clero anglicani, tra cui quella di un cappellano militare, Ken Bolin, che ha servito in teatri di guerra, come per esempio, l'Afghanistan e l'Iraq, e che sta completando la formazione al sacerdozio. 
«L'Ordinariato -- ha affermato il candidato -- è una grande risposta alla preghiera di Cristo per l'unità». Ricordando il tempo finora trascorso, una ex fedele della comunità episcopaliana, Susan White, osserva che il 2012 «è stato un anno eccezionale: ogni volta che mi guardo attorno si hanno sempre più notizie di religiosi e fedeli che vogliono portare i tesori della propria tradizione anglicana nella comunità cattolica». A queste parole di ottimismo, si aggiungono quelle di un altro ex fedele episcopaliano, Eric Wilson: «È stata una benedizione enorme avere avuto la possibilità di sperimentare in prima persona la visione di Benedetto XVI. Il successo dell'Ordinariato ha superato tutte le aspettative, un segno sicuro che il Signore è al lavoro». Wilson fa parte dell'intera comunità di fedeli di una parrocchia episcopaliana di Saint Luke, a Bladensburg, nello Stato del Maryland, che ha deciso di intraprendere il cammino per entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica.
L'Ordinariato potrà contare anche su nuove strutture. Grazie a una donazione anonima è stato infatti possibile mettere a disposizione un nuovo terreno sul quale sorgerà la prima cancelleria dell'organismo. A renderlo noto, nel dicembre scorso, è stato l'ordinario, monsignor Jeffrey Neil Steenson. L'Ordinariato è anche alla ricerca di nuovi donatori per consentire la realizzazione completa del progetto. Il terreno è ubicato nella città di Houston, nello Stato del Texas, dove l'Ordinariato ha sede. Monsignor Steenson ha espresso «profonda gratitudine» per il generoso gesto di un donatore affiliato alla comunità del santuario di Nostra Signora di Walsingham, nella città texana. Il terreno è situato proprio nei pressi della chiesa: «Sarà la futura sede della cancelleria -- ha spiegato monsignor Steenson -- e risponderà alle esigenze di espansione futura di questa meravigliosa comunità in crescita».

(©L'Osservatore Romano 12 gennaio 2013)

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