giovedì 3 gennaio 2013

La messa del 1° gennaio 2013 nella basilica Vaticana (O.R.)

La messa nella basilica Vaticana

Tradizionale appuntamento d'inizio d'anno nella basilica Vaticana ieri, martedì 1° gennaio 2013, per una grande preghiera per la pace nel mondo. A guidarla il Papa che, ancora una volta, ha mostrato in Gesù l'unica via praticabile, aperta a tutti, per andare oltre quell'odio e quella violenza che continuano a ostacolare il cammino di un mondo segnato da «crescenti diseguaglianze tra ricchi e poveri», dal prevalere di una «mentalità egoistica», che trova la sua più infida espressione in un «capitalismo finanziario sregolato», in diverse forme di «terrorismo e di criminalità».

C'è molto realismo nelle parole del Papa. E c'è una visione precisa dei mali del tempo, degli snodi della storia che l'umanità non riesce a superare, delle responsabilità di certe demagogie ricorrenti. Tuttavia Benedetto XVI ha invitato, ancora una volta, a una ostinata speranza cristiana. Nulla infatti, ha ripetuto, può togliere ai credenti quella «pace profonda e indissolubilmente legata alla fede e alla grazia».
A concelebrare la messa con il Papa c'erano i cardinali Tarcisio Bertone e Peter Kodwo Appiah Turkson, gli arcivescovi Angelo Becciu, Dominique Mamberti e Beniamino Stella, il vescovo Mario Toso. Sull'altare i cardinali diaconi Giuseppe Versaldi e Raffaele Farina. Ad assistere alla celebrazione numerosi cardinali, arcivescovi e vescovi. Con i membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede erano i monsignori Peter Bryan Wells, Ettore Balestrero e José Avelino Bettencourt.
Il Papa era stato accompagnato in basilica dall'elemosiniere, arcivescovo Guido Pozzo, dal prefetto della Casa Pontificia, arcivescovo eletto Georg Gänswein, dal reggente, monsignor Leonardo Sapienza, e da monsignor Alfred Xuereb, della segreteria particolare. Presente anche il medico personale Patrizio Polisca.

(©L'Osservatore Romano 2-3 gennaio 2013) 

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