domenica 6 gennaio 2013

Il Papa: a qualunque costo i vescovi contraddicano le opinioni dominanti. I Santi sono costellazioni di Dio, illuminano le notti del mondo (Izzo)


PAPA: A QUALUNQUE COSTO VESCOVI CONTRADDICANO OPINIONI DOMINANTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 gen. 

Ai vescovi e' chiesto "il coraggio di contraddire gli orientamenti dominanti". 
Lo ha ribadito oggi Benedetto XVI nell'omelia per la consacrazione episcopale di monsignor Georg Gaeanswein e altri tre nuovi presuli della Curia Romana. Un compito, ha spiegato, che e' oggi particolarmente pressante per un vescovi", che per svolgerlo "dev'essere valoroso". Ma, ha aggiunto il Pontefice, "tale valore o fortezza non consiste nel colpire con violenza, nell'aggressivita', ma nel lasciarsi colpire e nel tenere testa ai criteri delle opinioni dominanti".
A don Georg e ai tre altri nuovi vescovi (monsignor Angelo Vincenzo Zani, eletto arcivescovo titolare di Volturno e nominato segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, monsignor Fortunatus Nwachukwu, eletto arcivescovo titolare di Acquaviva e nominato nunzio apostolico in Nicaragua, e monsignor Nicolas Henry Marie Denis Thevenin, eletto arcivescovo titolare di Eclano e nominato nunzio apostolico in Guatemala), il Papa ha indicato come modelli da imitare i tre Re Magi, i quali "erano anche e soprattutto uomini che avevano coraggio, il coraggio e l'umilta' della fede". "Ci voleva del coraggio - ha sottolineato - per accogliere il segno della stella come un ordine di partire, per uscire, verso l'ignoto, l'incerto, su vie sulle quali c'erano molteplici pericoli in agguato". "Possiamo immaginare - ha ipotizzato Benedetto XVI - che la decisione di questi uomini abbia suscitato derisione: la beffa dei realisti che potevano soltanto deridere le fantasticherie di questi uomini. Chi partiva su promesse cosi' incerte, rischiando tutto, poteva apparire soltanto ridicolo. Ma per questi uomini toccati interiormente da Dio, la via secondo le indicazioni divine era piu' importante dell'opinione della gente". Ma, ha assicurato, "la ricerca della verita' era per loro piu' importante della derisione del mondo, apparentemente intelligente".
"Il vescovo - ha poi scandito Papa Ratzinger - deve precedere, dev'essere colui che indica agli uomini la strada verso la fede, la speranza e l'amore". E per farlo "dev'essere soprattutto un uomo che prega: deve vivere in un permanente contatto interiore con Dio; la sua anima dev'essere largamente aperta verso Dio". "Le sue difficolta' e quelle degli altri, come anche le sue gioie e quelle degli altri - cioe' - le deve portare a Dio, e cosi', a modo suo, stabilire il contatto tra Dio e il mondo nella comunione con Cristo, affinche' la luce di Cristo splenda nel mondo. Torniamo ai Magi d'Oriente". "Il pellegrinaggio interiore della fede verso Dio si svolge soprattutto nella preghiera", ha osservato in proposito il Pontefice teologo ricordando che per Sant'Agostino "la preghiera, in ultima analisi, non sarebbe altro che l'attualizzazione e la radicalizzazione del nostro desiderio di Dio". "Al posto della parola 'desiderio' - ha quindi concluso -potremmo mettere anche la parola 'inquietudine' e dire che la preghiera vuole strapparci alla nostra falsa comodita', al nostro essere chiusi nelle realta' materiali, visibili e trasmetterci l'inquietudine verso Dio, rendendoci proprio cosi' anche aperti e inquieti gli uni per gli altri". 

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PAPA: SANTI SONO COSTELLAZIONI DI DIO,ILLUMINANO NOTTI DEL MONDO


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 gen. 

"I santi sono le vere costellazioni di Dio, che illuminano le notti di questo mondo e ci guidano". 
Lo ha affermato Benedetto XVI nel corso della celebrazione dell'Epifania presieduta questa mattina in San Pietro, nel corso della quale ha conferito la consacrazione episcopale a 4 nuovi presuli, ai quali ha detto: "diventerete astri che precedono gli uomini e indicano loro la via giusta della vita". Il paragone con le stelle e' stato suggerito al Papa dalla storia dei Re Magi "che avevano - ha ricordato nella sua omelia - una grande conoscenza degli astri e probabilmente disponevano anche di una formazione filosofica".
I Magi, ha aggiunto, "non volevano soltanto sapere tante cose. Volevano sapere soprattutto la cosa essenziale. Volevano sapere come si possa riuscire ad essere persona umana. E per questo volevano sapere se Dio esista, dove e come Egli sia. Se Egli si curi di noi e come noi possiamo incontrarlo. Volevano non soltanto sapere. Volevano riconoscere la verita' su di noi, e su Dio e il mondo". Per il Papa, "la fede non e' altro che l'essere interiormente toccati da Dio, una condizione che ci conduce sulla via della vita. La fede ci tira dentro uno stato in cui siamo presi dall'inquietudine di Dio e fa di noi dei pellegrini che interiormente sono in cammino verso il vero Re del mondo e verso la sua promessa di giustizia, di verita' e di amore".
"Cari amici - ha quindi concluso il Pontefice rivolto ai quattro nuovi arcivescovi - cio' riguarda anche noi. Cio' riguarda soprattutto voi ordinati vescovi della Chiesa di Gesu' Cristo. Se vivrete con Cristo, a Lui nuovamente legati nel Sacramento, allora anche voi diventerete sapienti. In quest'ora noi tutti qui preghiamo per voi, affinche' il Signore vi ricolmi con la luce della fede e dell'amore. Affinche' quell'inquietudine di Dio per l'uomo vi tocchi, perche' tutti sperimentino la sua vicinanza e ricevano in dono la sua gioia. Preghiamo per voi, affinche' il Signore vi doni sempre il coraggio e l'umilta' della fede. Preghiamo Maria che ha mostrato ai Magi il nuovo Re del mondo, affinche' ella, quale Madre amorevole, mostri Gesu' Cristo anche a voi e vi aiuti ad essere indicatori della strada che porta a Lui". 

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PAPA: ANCHE MONTI A CONSACRAZIONE DON GEORG E ALTRI 3 VESCOVI


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 6 gen. 

Anche il premier Mario Monti e la moglie Elsa partecipano questa mattina alla solenne liturgia dell'Epifania presieduta dal Papa in San Pietro, nel corso della quale ricevono la consacrazione episcopale 4 dignitari della Curia Romana, tra i quali monsignor Georg Gaenswein, segretario particolare di Benedetto XVI, eletto arcivescovo titolare di Urbisaglia e nominato anche prefetto della Casa Pontificia.
Gli altri tre sono monsignor Angelo Vincenzo Zani, eletto arcivescovo titolare di Volturno e nominato segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, monsignor Fortunatus Nwachukwu, eletto arcivescovo titolare di Acquaviva e nominato nunzio apostolico in Nicaragua, e monsignor Nicolas Henry Marie Denis Thevenin, eletto arcivescovo titolare di Eclano e nominato nunzio apostolico in Guatemala. Concelebrano con il Papa quali co-ordinanti dei nuovi presuli il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Il rito di Ordinazione e' stato preceduto dalla proclamazione del Santo Vangelo e l'annunzio del giorno della Pasqua, che quest'anno si celebra il 31 marzo.
Nella celebrazione di oggi Benedetto XVI ha indossato il "fanone", cioe' l'insegna riservata al Pontefice: un semplice panno, che ne segnala l'autorita' sull'intera Chiesa. Tra le autorita' hanno assistito al rito anche l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il vicesegretario generale di Palazzo Chigi Federico Toniato, i ministri Andrea Riccardi e Lorenzo Ornaghi e gli esponenti dell'Udc Lorenzo Cesa e Rocco Buttiglione. 

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