mercoledì 5 dicembre 2012

Il Papa: L’uomo e la donna non sono “frutti del caso”, ma rispondono ad “un disegno di benevolenza della ragione eterna di Dio


BENEDETTO XVI: UDIENZA, APRIRSI AL “DISEGNO DI BENEVOLENZA” DI DIO

L’uomo e la donna, ha precisato oggi il Papa durante la catechesi, non sono “frutti del caso”, ma rispondono ad “un disegno di benevolenza della ragione eterna di Dio che con la potenza creatrice e redentrice della sua Parola dà origine al mondo”. 
“La nostra vocazione - ha ammonito Benedetto XVI - non è semplicemente stare nel mondo, è qualcosa di più grande: è l’essere scelti da Dio, ancora prima della creazione del mondo, nel Figlio, in Gesù Cristo”, perché “l’iniziativa divina precede ogni risposta umana”.
Il “disegno di benevolenza” di Dio, in altre parole, “non è rimasto nel silenzio di Dio, nell’altezza del suo cielo”: è Dio, come si legge nella Dei Verbum, che “ha aperto il suo cielo e si è abbassato per guidare l’uomo nell’abisso del suo amore”. 
Tutto ciò, ha puntualizzato il Papa, “non è qualcosa che viene a sovrapporsi alla nostra umanità, ma è il compimento delle aspirazioni più profonde, di quel desiderio di infinito e di pienezza che alberga nell’intimo dell’essere umano, e lo apre ad una felicità non momentanea e limitata, ma eterna”. 
Aprirsi al “disegno di benevolenza” di Dio, rivelato in Cristo - ha concluso Benedetto XVI - “porta ad un cambiamento fondamentale e totalizzante del modo di rapportarsi con l’intera realtà”, ad una vera “conversione”, ad un “cambiamento di mentalità”, perché tale disegno “diventa il senso che sostiene la vita, la roccia su cui essa può trovare stabilità”. 

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