giovedì 13 dicembre 2012

Alberi e presepi messicani in Vaticano. Esposti nell'Aula Paolo VI e ai Musei (O.R.)

Saranno esposti nell'Aula Paolo VI e ai Musei

Alberi e presepi messicani in Vaticano


Due alberi natalizi alti sei metri, addobbati di cinquecento sfere multicolore, e due presepi, uno di canna da zucchero e uno di cera, composti ognuno da diciassette statue. Sono le realizzazioni artistiche che verranno esposte nell'Aula Paolo VI e nei Musei Vaticani, dal 12 dicembre al 2 febbraio 2013, nell'ambito dell'iniziativa «Natività messicana in Vaticano». Le ha offerte lo Stato di Michoacán, consolidando una tradizione che si ripete ormai da cinque anni. Verranno presentate a Benedetto XVI nel corso dell'udienza generale di mercoledì 12 dicembre.

L'iniziativa -- spiega Roberto Monroy García, segretario del segretariato del turismo di Michoacán -- coincide con il ventesimo anniversario del ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Messico e Santa Sede, dopo che erano state interrotte per quasi un secolo e mezzo,
Le cinquecento sfere sono state prodotte a mano dagli artigiani di Tlalpujahua, città conosciuta in tutto il Paese non solo per le realizzazioni artistiche, in particolare per quelle legate al Natale, ma anche per la bellezza della natura. Sono di forma rotonda, ovale o a medaglione, e hanno per tema i classici motivi del Natale michoacano con rombi di colore vivace e una farfallina, che -- sottolinea il responsabile del progetto, Daniele Muñoz Ruiz -- rappresenta il simbolo del segretariato del turismo dello Stato messicano. I materiali utilizzati vanno dal rame, al vetro soffiato, al legno, alle fibre vegetali, fino al tessuto.
Gli artistici presepi, invece, sono composti da personaggi vestiti con i costumi del popolo purépecha. In particolare la Vergine e le donne portano sulle spalle la tradizionale mantiglia, l'indumento più tipico degli abitanti del Messico, mentre san Giuseppe e gli uomini indossano camice e pantaloni di stoffa grezza, tipici delle popolazioni purépecha e una sorta di copriabito tessuto a telaio a mano, caratteristici del popolo della Meseta.
Il presepe di fibra di canna da zucchero, opera del maestro Mario Agustín Gaspar Ortega di Pátzcuaro, è realizzato con una tecnica di origine preispanica. I re magi, in particolare, sono vestiti con i costumi indossati durante alcune tradizionali danze locali.
La natività in cera, realizzata dall'artigiano Jesús Ayala, originario di Purépero, nella parte occidentale dello Stato, si compone invece di 17 statue alte un metro e venti centimetri, eseguite con una tecnica importata dalla Spagna tra il XVI e il XVII secolo.
Nell'ambito della manifestazione, in via della Conciliazione verrà aperta una mostra fotografica -- nella quale sono esposte venti foto murali riproducenti paesaggi dello Stato -- che si chiuderà il 2 febbraio 2013.

(©L'Osservatore Romano 12 dicembre 2012)

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